LIVE - BUFFON: "Quando si viene da anni importanti, la speranza di ogni allenatore è poter continuare il lavoro ed il progetto"

Gigi Buffon ha parlato dal ritiro della nazionale parlando di Conte e Prandelli e dei rinnovi: "Quando si viene da anni importanti, la speranza di ogni allenatore è poter continuare il lavoro ed il progetto. cè la sensazione di non aver sparato tutte le cartucce. Questi margini di miglioramento possono emergere solo con la continuità"

Sul calcio italiano: "Sappiamo che dalle nostre fortune, dalla nostra pubblicità, che speriamo sia positiva ai Mondiali, passerà molta gioia tra i tifosi italiani e tra la stampa italiana e, probabilmente, alcune problematiche verrebbero accantonate e dimenticate, e questa per noi sarebbe una grande gratificazione. È anche vero però che questa responsabilità va condivisa con tutto il movimento calcistico e con tutta la popolazione italiana. Perché il Mondiale il 13 luglio finisce e ricomincia la vita di tutti i giorni. È un discorso molto complesso, che va al di là del rettangolo verde e di una vittoria o di una sconfitta"

Champions e Mondiale: "Il Mondiale è il massimo riconoscimento e il massimo successo per un calciatore. La Champions è meno nazionale come discorso, ma hai più probabilità di vincerla perché si gioca ogni anno, mentre il Mondiale ogni quattro. Il mio quinto mondiale è un buon traguardo. ma non sono appagato. Cerchremo di stupire il più possibile come singolo e squadra.Io ho 36 anni, è giusto che le sfide tra portieri le facciano i più giovani, perché quando avevo 28 anni, se mi avessero paragonato ad un 36enne mi sarei offeso"

Obiettivi: "Non me la sento di dire oggi che potremmo raggiungere la finale. La nostra nazionale è affidabile. Non sempre riusciamo a vincere, alcune volte riesciamo a sorprendere nelle occasioni nelle quali non siamo favoriti. Se arriveramo ai quarti sarà un buon mondiale, ai quarti potrebbe esserci la Spagna e una sconfitta ci potrebbe stare. Conosciamo i nostri limiti ma ci sono squadre che ci precedono come Spagna, Argentina, Brasile e Germania, le favorite, poi, a seguire, metto noi, la Francia, il Belgio, che non sarebbe più nemmeno una sorpresa, ci sarà un'africana che farà bene. Sarà un bel Mondiale".

Sulla gara con l'Irlanda: "Sono stati dieci giorni di grande lavoro ma non vogliamo sfigurare. Vogliamo delle certezze n vista della prima gara del Mondiale. Stiamo facendo un lavoro molto utile, preparare il fisico e la mente allo sforzo che ci sarà richiesto. Bisogna arrivare nelle condizioni migliori. A livello di gioco non cambieremo molto, abbiamo sempre cercato di avere il possesso palla finalizzato a far male agli avversari. Il nostro allenatore ci ha dato questa mentalità. Per arrivare a grandi risultati però ci vuole l'equilibrio. Oggi l'Italia è una squadra che può pensare di spingersi un po' più in là rispetto Inghilterra e Uruguay. L'Inghilterra potrebbe anche stupire, ma è normale che non possano partire da favoriti. L'Uruguay è una squadra affidabile come noi".