Romagnoli confessa: "La mia passione nata con la Lazio dello Scudetto. Spero di chiudere la carriera all'Olimpico..."

Per molti l'erede di Nesta: il numero sulle spalle è lo stesso, ma di strada Alessio Romagnoli ne ha tanta da percorrere. Scuola Roma, consacrato alla Sampdoria e acquistato per 30 milioni dal Milan di Mihajlovic. In una sola squadra non ha mai giocato, quello a cui è legato col cuore. In un'intervista a SportWeek, Romagnoli confessa la sua fede, la sua passione per il bianco e il celeste. Ma prima l'emozione del ritorno all'Olimpico: "Cosa vuol dire per me? Tornare nello stadio più bello che c’è, quello in cui spero di finire la carriera".

E con quale maglia, si chiederanno in molti: "Non si può dire…Ma sì, tanto si sa quale passione ho io. Tutto è nato in una partita della Lazio nell’anno dello scudetto del 2000, o forse dell’anno prima. Però alla Roma devo solo dire grazie, è stata come una famiglia per me". Ma la Lazio nel suo destino aveva provato ad entrarci: "Hanno provato a contattarmi, ma ero già dall’altra parte…". Un matrimonio che prima o poi si farà, magari per consacrarsi come l'erede del numero 13 più famoso in casa Lazio.