Boa, indossi la 10 del Milan. Cerca di cambiare rotta...

Quando circa un anno e mezzo fa iniziò la sua esplosione come trequartista, tutti invidiavano al Milan il nuovo che avanzava, ovvero Kevin-Prince Boateng. Il ghanese, dopo lo scudetto vinto da protagonista due stagioni fa, mettendo in mostra grande grinta e dinamismo oltre a doti tecniche importanti, da quando ha iniziato ad avere problemi fisici e frequentazioni particolari extra calcio ha avuto una fase involutiva importante. Se togliamo gli highlights del passato campionato come i gol messi a segno nella prima parte dello stesso, il Boa non ha più reso come ci si aspettava. Per lunghi tratti delle partite sembra eclissarsi dal gioco, camminare quasi fosse svogliato o, peggio ancora, scarico mentalmente. Eppure dovrebbe essere lui uno dei primi ad uscire a dare fastidio agli avversari quando questi impostano. Nulla. Nel nuovo modo di giocare che Massimiliano Allegri sta cercando di dare al Milan, il Boa è stato provato in varie posizioni, tutte più o meno congeniali alle sue caratteristiche ma lui non riesce a dare quello che tutti si aspettano. Non riesce a essere decisivo. E’ dalla prima amichevole estiva seria, quella con lo Schalke04, che riscontriamo questo atteggiamento del ghanese che sulle spalle porta un numero pesante ovvero il 10 del Milan. Un numero che è stato di giocatori che hanno scritto le pagine più belle ed indelebili della storia rossonera. E’ ora che il Boa lo capisca perché in questo nuovo Milan c’è bisogno del vero Prince, non del fratello svogliato.