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…con Rino Foschi

…con Rino FoschiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
sabato 20 gennaio 2024, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

“Mourinho non mi piace. Sarebbe stato l’ideale per fare un film ma il modo in cui si propone, come si incazza, non è da vero professionista. La Roma ha cambiato perché si era rotto qualcosa. Probabilmente i proprietari stessi non pensavano, fino a poco tempo fa, di mandarlo via”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex direttore sportivo di - tra le altre - Verona e Palermo, Rino Foschi.

I giallorossi ripartono da De Rossi.
“È giovane, ancora agli inizi. Avrà la possibilità di dimostrare. È nella piazza che conosce meglio. La squadra non è male anche se andrebbe completata. L’importante è che il gruppo lo segua”.

Non ci sarà il direttore sportivo Thiago Pinto da febbraio.
“Dimenticatevi il ruolo del direttore sportivo. Lo fanno in tre o quattro. Per il resto i proprietari dei club fanno ciò che vogliono”.

Che mercato vede fin adesso?
“I giocatori affermati costano. E fai fatica ad ammortare i costi. Oggi nel calcio comandano i presidenti stranieri e i procuratori. Diverse società hanno dei problemi e vanno a caccia di soldi piuttosto che spenderli”.

Passione ed esperienza: la Salernitana si è affidata a Walter Sabatini.
“È stato preso tempo fa e poi ingiustamente allontanato dal suo presidente che lo ha richiamato vista la mancanza di risultati. Se la giocherà fino alla fine. E la Salernitana può salvarsi, Walter è una persona esperta. La vecchiaia è un vantaggio: passione ed esperienza valgono più di un direttore giovane inesperto. Io oggi mi sentirei di dare ancora tanto. Ma da quando mi sono incavolato con certi palazzi per quello che è successo a Palermo dove mi hanno impedito di fare i playoff, mi hanno praticamente cancellato.
Ancora oggi mi faccio delle domande su chi non mi ha fatto fare i playoff, sono ancora a casa che aspetto notizie e intanto leggo di bilanci di truccati in Serie A. Oggi potrei dare molto più di quello che ho fatto a Palermo e Verona”.

Serie B: rivelazione Cittadella, delusioni Samp e Spezia. E il Palermo cerca continuità.
“Il rendimento Cittadella è la conferma di un direttore bravissimo come Marchetti: una persona molto seria e competente. Lo Spezia era partito per lottare per altri traguardi. Non è invece una rivelazione il Como: una società sana che lavora bene. Il Palermo deve fare qualcosa di più, ma alla fine otterrà qualcosa di buono. Il Parma non può fare ciò che ha fatto l’anno scorso altrimenti sarebbe una delusione. Mentre la vera rivelazione è il Venezia dove c’è Vanoli, che conosco bene”.

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