
Juric-Atalanta, matrimonio a un passo dall'ufficialità: Zingonia sceglie la via della continuità
L’attesa sta per finire, e il nome del successore di Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta è ormai vicinissimo: Ivan Juric si prepara a prendere in mano la squadra nerazzurra. L’ultimo ostacolo formale resta la risoluzione contrattuale con il Southampton, poi la società bergamasca potrà ufficializzare la scelta che rappresenta una linea chiara di continuità rispetto all'era appena conclusa.
L’IDEALE EREDE – La candidatura del croato si è imposta dopo un lungo periodo di riflessioni interne alla società: Juric ha battuto sul filo di lana concorrenti come Thiago Motta e soprattutto Raffaele Palladino, quest’ultimo molto apprezzato dai tifosi. Ma l’elemento decisivo è stata proprio la filosofia tattica di Juric, praticamente identica a quella del maestro Gasperini: pressing asfissiante, difesa alta e intensità in ogni fase del gioco. Un’identità chiara che la dirirgenza atalantina ha voluto conservare per ripartire senza rivoluzioni traumatiche.
IL LEGAME CON D’AMICO – Altro fattore determinante nella scelta è stato il legame di Juric con Tony D’Amico, il direttore sportivo nerazzurro. I due si conoscono bene dai tempi dell’Hellas Verona, dove il sodalizio aveva portato risultati molto positivi. Ritrovarsi a Bergamo rappresenta dunque una garanzia di collaborazione efficace fin dal primo giorno di lavoro.
LA DIFFICILE STAGIONE PASSATA – L’ultimo anno di Juric è stato certamente il più complicato della sua carriera: un periodo breve e difficile alla Roma, seguito dall’altrettanto sfortunata parentesi inglese al Southampton, culminata con la retrocessione in Championship. Tuttavia, la dirigenza bergamasca non è stata spaventata da questi risultati negativi, convinta che il tecnico croato possa rilanciarsi efficacemente partendo dalla preparazione estiva, momento cruciale per il suo tipo di calcio.
UNA STRADA GIÀ TRACCIATA – La scelta di proseguire nel solco tattico gasperiniano semplifica notevolmente la transizione in campo. La rosa attuale è già adatta a questo schema, il 3-4-2-1, con meccanismi già collaudati. Questo significa che Juric potrà operare subito, concentrandosi solo su alcuni aggiustamenti e inserimenti mirati sul mercato estivo.
UN PROFILO CONSOLIDATO – Il percorso in panchina di Juric è stato caratterizzato da esperienze importanti - descrive stamane L'Eco di Bergamo -, soprattutto in Serie A. Dopo aver iniziato con Mantova e Crotone, l’allenatore di Spalato ha vissuto annate significative con Genoa, Verona e Torino, dimostrando in più occasioni di poter valorizzare al massimo i giocatori a disposizione. Proprio questa capacità di lavorare efficacemente con gli elementi a sua disposizione è stato un fattore decisivo nella scelta atalantina.
A breve arriverà dunque la conferma ufficiale di un matrimonio che ormai sembra certo: Juric avrà l’impegnativo compito di raccogliere l’eredità di Gasperini, dando continuità a un ciclo straordinario che ha reso l’Atalanta grande protagonista del calcio italiano e europeo.







