Italia, Bergamo spinge gli Azzurri: contro l’Estonia servono gol e fiducia

Stasera l’Italia di Gattuso debutta a Bergamo in una partita che, sulla carta, appare agevole ma che ha il peso di una finale. Alle 20.45, davanti ai 20mila spettatori del “New Balance Arena”, gli Azzurri sfidano l’Estonia con un solo obiettivo: vincere, convincere e segnare tanto. Non basta più raccogliere punti: la rincorsa alla Norvegia, dominatrice del girone, passa anche e soprattutto dalla differenza reti.

IL CAMMINO MONDIALE – Il percorso verso il 2026 si è complicato subito, con il pesante 3-0 incassato a Oslo e l’addio anticipato a Spalletti. La vittoria sulla Moldavia ha ridato un filo di ossigeno, ma la classifica dice -9 punti e -12 gol rispetto ai norvegesi, che hanno già due gare in più. Il margine d’errore è azzerato: servono solo vittorie e possibilmente goleade, un concetto mai troppo familiare per la Nazionale italiana, storicamente avara di golemi contro avversari minori.

GLI ASSENTI E I DUBBI – Niente notte bergamasca per Gianluca Scamacca - scrive L'Eco di Bergamo -, stoppato dal ginocchio e rimandato a Zingonia. Un’assenza pesante, soprattutto perché il centravanti dell’Atalanta avrebbe ritrovato fiducia nello stadio che lo ha rilanciato. In attacco, allora, si apre il ballottaggio tra Kean e Retegui: il primo sembra favorito, ma il secondo potrebbe giocare uno spezzone proprio nel campo dove ha conquistato il titolo di capocannoniere in Serie A.

ATALANTINI PROTAGONISTI – Bergamo ritrova la Nazionale cinque anni dopo l’1-1 con l’Olanda. Stasera almeno uno tra Maldini e Bellanova sogna di diventare il primo nerazzurro a indossare l’azzurro in città, mentre Carnesecchi resta ancora in attesa dell’esordio, chiuso da Donnarumma. Certezza Bastoni, difensore cresciuto a Zingonia e oggi colonna della retroguardia.

LE SCELTE DI GATTUSO – Il ct valuterà fino all’ultimo il modulo: 4-3-3 con Locatelli in regia o 4-2-3-1 con un trequartista alle spalle di Kean. In ogni caso, la difesa sarà a quattro con Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori e Dimarco, mentre a centrocampo agiranno Barella e Tonali. Davanti Zaccagni e Politano saranno gli esterni pronti a supportare la punta centrale.

LA POSTA IN PALIO – Contro l’Estonia, 126ª nel ranking FIFA, il risultato è scritto. Ma la vera sfida è ritrovare entusiasmo e concretezza, dentro e fuori dal campo. Bergamo ha risposto con il tutto esaurito: ora tocca all’Italia dimostrare che il Mondiale 2026 non è solo un miraggio, ma un obiettivo ancora raggiungibile.

La città nerazzurra sogna un’altra notte speciale: servirà una vittoria larga e convincente per trasformare l’esordio di Gattuso nella prima tappa della rinascita azzurra.