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31 gennaio 1944, muore Arpad Weisz. Dai trionfi in panchina ad Auschwitz
Il 31 gennaio 1944 muore ad Auschwitz Arpad Weisz. Figura fra le più importanti della storia del calcio italiano negli anni '20 e '30, Weisz dopo aver giocato con la maglia di Alessandria e Inter si consacra come allenatore. Vince 3 scudetti alla guida dell'Inter e del Bologna. Sulla panchina dei nerazzurri ha inoltre il grande merito di aver lanciato un giovanissimo Giuseppe Meazza; mentre gli emiliani diventeranno con lui la "squadra che tremare il mondo fa". Figlio di ebrei ungheresi, Weisz in seguito alle leggi razziali del 1938 dovette lasciare l'Italia e dopo essersi trasferito in Olanda e aver ripreso con buoni risultati la carriera di allenatore, a seguoto dell'occupazione tedesca nel Paese le SS arrestano la famiglia il 7 agosto 1942. I Weisz vengono prima rinchiusi nel campo di transito di Westerbork, poi verrà divisa con Arpad mandato in Alta Slesia, infine ad Auschwitz dove troverà la morte in una camera a gas.
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