
Juric al primo giorno: "Molto più forte di un anno fa". L'Atalanta presenta il nuovo tecnico
Il primo giorno di Ivan Juric, a Bergamo, è ermetico. Ventuno minuti di conferenza stampa, compresi gli interventi dei presidenti. Da una parte Antonio Percassi che spiega come "Il suo stile, il suo calcio sono da Atalanta. È un grande lavoratore e noi bergamaschi sappiamo cosa vuole dire. Io, Stephen Pagliuca, mio figlio Luca e il direttore sportivo Tony D'Amico siamo felicissimi della scelta fatta". Poi Stephen Pagliuca, tradizionale e politico: "Volevamo capire chi fosse la migliore scelta per il continuo, per un calcio offensivo. Ha uno stile d'attacco, ha esperienza, è un vincente. La sua conoscenza del calcio può aiutare ed è un grande lavoratore per raggiungere le performance sul campo. Ho parlato con diversi giocatori e sono felici di competere nella A con questo allenatore".
Da par suo Juric ha raccontato di essere migliorato rispetto a dodici mesi fa, quando lasciava il Torino perché era difficile competere per l'Europa. "È stata una stagione negativa sportivamente ma fantastica a livello di conoscenze. Ho vissuto e visto la Roma, ho imparato tanto dai grandi calciatori che ho potuto allenare. In Inghilterra ho apprezzato un campionato favoloso, ho visto cose bellissime, la Premier mi rimane anche per la forza dei giocatori. Sono state due esperienze negative, d'altra parte molto positive per la mia crescita".
Il timing, nel calcio come nella vita, è tutto. E Juric ci crede con forza. "Penso che il calcio sia così, sono stati fatti cinque anni alla grande, ne basta uno per abbassarti o per partire all'inizio. Questo è un jolly, perché non ho fatto bene in questa stagione, ora ho una grandissima opportunità di fare grandi cose. Non succede spesso, di solito il percorso è diverso".
Da par suo Juric ha raccontato di essere migliorato rispetto a dodici mesi fa, quando lasciava il Torino perché era difficile competere per l'Europa. "È stata una stagione negativa sportivamente ma fantastica a livello di conoscenze. Ho vissuto e visto la Roma, ho imparato tanto dai grandi calciatori che ho potuto allenare. In Inghilterra ho apprezzato un campionato favoloso, ho visto cose bellissime, la Premier mi rimane anche per la forza dei giocatori. Sono state due esperienze negative, d'altra parte molto positive per la mia crescita".
Il timing, nel calcio come nella vita, è tutto. E Juric ci crede con forza. "Penso che il calcio sia così, sono stati fatti cinque anni alla grande, ne basta uno per abbassarti o per partire all'inizio. Questo è un jolly, perché non ho fatto bene in questa stagione, ora ho una grandissima opportunità di fare grandi cose. Non succede spesso, di solito il percorso è diverso".
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