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Braglia si presenta: "Qui grazie a Di Somma, voglio vincere. Squadra da rifare, in ritiro dal 13 agosto"
martedì 14 luglio 2020, 10:14Copertina
di Domenico Fabbricini
per Tuttoavellino.it

Braglia si presenta: "Qui grazie a Di Somma, voglio vincere. Squadra da rifare, in ritiro dal 13 agosto"

Mattinata di presentazione in casa Avellino, mister Piero Braglia si presenta alla piazza avellinese, ecco la sua conferenza integrale: "Abbiamo tanta strada da fare, il campo ci dirà dove possiamo arrivare, nessuno ha la bacchetta magica. La squadra sarà totalmente rinnovata a parte 1-2 elementi che abbiamo in rosa, dobbiamo essere bravi a scegliere gli uomini e calciatori che vengono qui per mettersi in discussione, gente che vuole fare qualcosa di importante. De Simone sarà il mio secondo, Natalino Orrù il preparatore atletico e Pagotto il preparatore dei portieri".

La rosa sarà costruita su un assetto tattico ben preciso?
"Sì abbiamo già comunicato al direttore i nostri desideri, sta cominciando a muoversi. Avellino ha delle pretese perchè è una piazza importante, il presidente vorrà che la squadra sia composta da giovani ma che hanno già un campionato di C alle spalle e non ragazzini che non hanno mai fatto la categoria o non possiamo avere pretese. Il progetto mi piace, sono scommesse da vincere".

Le caratteristiche del suo Avellino? Le hanno affibiato uno stile Mazzone ma non è limitativo per la sua carriera?
"No anzi sono orgoglioso di essere affiancato a uno come Mazzone che mi ha insegnato tanto. Il modo di giocare l'ho comunicato al direttore, sarà funzionale ai nostri obiettivi. Sono tranquillo e consapevole delle difficoltà, mi farebbe piacere regalare qualcosa a questa piazza".

Si annuncia un girone difficile, queste variabili potrebbero incidere sul programma? Si può puntare su una riforma della B?
"Sappiamo che ci sarà il Palermo, speriamo non ci sarà il Bari, il girone C è sempre il piu' difficile anche per le situazioni ambientali. Penso saremo pronti".

Cosa pensa del ritiro a Sturno?
"Campo bellissimo, spogliatoi da pulire, speriamo di poterci andare e dovremmo andarci intorno al 13 agosto".

Ha parlato di 3 conferme al massimo, quali vorrebbe tenere?
"Con la società ho già parlato, sono considerazioni che rimangono in società, sarà Di Somma a contattarli e chiedere se gli farà piacere rimanere".

SI può conoscere la lunghezza del contratto?
"Di solito faccio sempre annuali, non voglio mettermi contratti lunghi sulle spalle perché se le cose non vanno bene è giusto che ognuno prenda la propria strada".

Che campionato si aspetta?
"Un campionato che si prospetta difficile ma interessante, una piazza che ha fame di calcio, si vede dalle piccole cose, mai visti tanti giornalisti, mi aspetto che la squadra sia all'altezza e possiamo toglierci soddisfazioni".

Ad Avellino c'è entusiasmo per il suo arrivo, si ricrea la coppia con Di Somma.
"Sicuro, io amo le piazze difficili altrimenti senza stimoli giusto stare a casa, voglio fare bene e dare soddisfazioni ai tifosi e alla società, divertirsi ad allenare e giocare la domenica".

Quanto è durata la trattativa?
"Poco, mi è stato detto di andare avanti insieme, non c'è stato altro da dire, si era mosso qualcos'altro ma cose normali".

Quando è avvenuto il primo contatto con l'Avellino e cosa l'ha convinta del progetto biancoverde?
"Mi ha contattato il direttore Di Somma, mi è stata chiesta la disponibilità, mi hanno richiamato per incontrarci e ci siamo incontrati ancora tre/quattro volte, alla quinta volta mi hanno detto va bene sei l'allenatore giusto per noi".

Si inizia il 27 settembre e serviranno i 5 cambi, anche una panchina competitiva.
"Sono d'accordo, la rosa dell'Avellino sarà di 22-23 giocatori, doppie coppie, è giusto che tutti debbano dimostrare se hanno voglia di lottare per questa maglia".

Lei che ha affrontato l'Avellino da avversario ha mai pensato di allenarlo?
"Chi fa l'allenatore pensa sempre prima o poi di venire in questa piazza, attira, non è una piazza di C". 

Che peso ha avuto Di Somma nella sua scelta? che idea si è fatto dell'Avellino?
"L'ho seguito tramite tv e giornali, hanno fatto bene Di Somma e Capuano nonostante le difficoltà. Di Somma è stato determinante perchè sicuramente lui mi ha proposto".

Ha già pensato a un bomber da doppia cifra?
"Le trattative le abbiamo, la fortuna delle squadre dipendono dalla compattezza dietro ma anche di chi fa gol. A Catanzaro avevo Corona, ho avuto Sau, gente che andava per la maggiore".

Lei ha detto che ha un modulo in testa, ce lo può svelare? Non ha nominato la B ma ci pensa.
"Io alleno per salire, il modulo non è 3-5-2 o 4-3-1-2, è un modulo fatto a Castellammare ma non voglio rivelarlo ora, vediamo se riusciremo ad applicarlo. Cercheremo di prendere giocatori adatti ma se non ci riusciamo dobbiamo adattarci".

Cosenza è stato un miracolo sportivo, vorrà riscattarsi per come è finita.
"Mi girano ancora le scatole ma la colpa è anche mia, in base ai risultati e alle partite erano giusto cambiassero ma Cosenza non è stato un miracolo mio ma del gruppo, erano penultimi, si sono compattati, migliorati e siamo arrivati a fare i playoff al massimo della forma, eravamo una Ferrari".

La preoccupa dover fare una squadra da zero, le è mai capitato? La prospettiva di giocare senza pubblico la preoccupa?
"Non mi piace giocare senza pubblico è come fare un allenamento, spero che le cose cambino da qui a quando iniziamo. Abbiamo tempo di fare la squadra, abbiamo tempo da qui a fine settembre, abbiamo tempo per non sbagliare scelte, inutile prendere per prendere e riempire la rosa".