
Il Bari si scopre largo. Da Minelli e Marfella, a De Risio e Andreoni: a Ferrara spazio agli eroi alternativi
Nella serata di ieri, conclusa con la lotteria dei calci di rigore, il Bari è riuscito a non demeritare al cospetto della SPAL, retrocessa in Serie B dopo ben tre stagioni in massima serie. La differenza di categoria è stata messa quasi in secondo piano, grazie anche alla buona tenuta difensiva dei galletti. Ma a colpire in positivo è stato soprattutto l’impatto avuto dalle cosiddette alternative, che non hanno fatto notare il turnover imposto da Auteri in Coppa Italia.
Rispetto all’esordio in campionato con la Virtus Francavilla, il mister siciliano ha cambiato ben 8 effettivi. Dal primo minuto si è rivisto tra i pali Marfella che, tra ordinaria amministrazione ed interventi maggiormente difficoltosi, ha chiuso la saracinesca biancorossa. Per lui nessun tiro dal dischetto parato, ma la prestazione resta senza dubbio impeccabile. Il restante merito va dato pure alla difesa, stavolta attenta e concentrata nel non concedere quasi nulla agli avversari. Ha rubato l’occhio il rendimento del giovane Minelli, già a suo agio al centro della difesa a tre nonostante lo scorso anno di inattività, in cui raccolse appena undici minuti. Così come ha fatto bene Perrotta, nelle vesti di capitano a Ferrara, che non è proprio un gregario ma dovrà lottare per un posto da titolare.
Sulle fasce Andreoni ha debuttato dal primo minuto, mentre il neoacquisto Semenzato ha esordito con la maglia barese. Il primo ha disputato una partita diligente, dove è stato più accorto nel difendere che a spingere in avanti. L’ex Pordenone invece, giunto da pochissimo con i nuovi compagni, ha cercato di mettersi in mostra seppur con la lecita scarsa intesa. Sempre a centrocampo, ha avuto spazio dall’inizio anche De Risio. Dopo aver saltato il Trastevere per squalifica, la prova del classe ’91 è stata davvero generosa ed intelligente: il cartellino giallo guadagnato dimostra tutta questa sostanza e quantità.
Corsinelli, schierato a sorpresa nel tridente offensivo, non ha particolarmente inciso, rivelandosi però importante per la sua duttilità nel corso della gara. Diversamente su Candellone, che ha chiuso stremato la sfida con gli spallini, pesano il rigore sbagliato e qualche occasione mal sfruttata nei tempi regolamentari.
Per l’attaccante torinese, forse l’unica nota stonata di ieri, il tempo per rifarsi ci sarà. Il Bari, intanto, si è riscoperto molto largo in panchina: una dolce novità per questa annata.






