
Se il tifo si stacca. Mai così pochi spettatori al “San Nicola” da Bari-Juve Stabia del marzo 2022
Il Bari di Michele Mignani continua a steccare e a non convincere. L’ennesimo pareggio stagionale, il quinto negli ultimi sei incontri, fa suonare un campanello d’allarme in casa biancorossa, confermato dai fischi e dal malumore della tifoseria al termine dell’1-1 contro il Como. La piazza ne risente, il tifo altrettanto e nonostante i 16.350 paganti registrati nel match casalingo di ieri, un totale importante per la cadetteria, i dati sono in netta controtendenza rispetto allo scorso anno. Infatti, se nel quarto impegno casalingo della passata cadetteria, quello contro l’Ascoli, al “San Nicola” accorsero in 31.570, quest’anno il totale si è praticamente dimezzato, dato questo che si va ad inserire in una statistica che vede più di 13mila tifosi in meno rispetto ai primi tre incontri dello scorso anno.
Per analizzare al meglio l’emorragia del tifo, occorre tornare indietro al campionato di Serie C 21/22 per trovare un dato inferiore. Nello specifico, l’astronave di Renzo Piano non faceva registrare un’affluenza così bassa da Bari-Juve Stabia del 16 marzo 2022 quando i tifosi accorsi furono 8.142. Seguirono poi due belle cornici di pubblico: Bari-Fidelis Andria 0-0 del 27 marzo 2022, 24.332 gli spettatori, e Bari-Palermo 0-2, giorno della festa promozione, quando si superarono le 25 mila unità.
I dati non mentono, il malumore è palpabile. La trasferta di Reggio Emilia in casa della Reggiana prima della sosta, diventa un vero e proprio spartiacque per una squadra che ad oggi ha l’esatta metà dei punti dello scorso, 9 contro i 18 di Antenucci & C giunti all’ottava giornata di regular season. A questo punto, occorre una svolta, prima che sia troppo tardi.







