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Brescia, la guerra di Cellino. Denuncia la Reggina per “irregolarità”, e vuole il ripescaggio
Duro attacco del Brescia alla Reggina, con patron Massimo Cellino all'arrembaggio dopo la retrocessione dei suoi in Serie C.
Come infatti riferisce l'edizione on line de La Gazzetta dello Sport, il patron delle Rondinelle si lancia contro la società di Felice Saladini e viene ammesso al dibattimento che venerdì 9 giugno vedrà i calabresi in tribunale per l’approvazione del piano di ristrutturazione del debito.
Come si legge, "Cellino ha incaricato un noto studio milanese di verificare i numeri presentati nel piano e, secondo la relazione, è stato redatto un articolato atto di opposizione, un esposto che mette in rilievo le irregolarità che sarebbero emerse dall’analisi, tanto da premettere che il piano e la relazione del professionista indipendente che l’ha accompagnato risultano fondati “su presupposti fattuali e dati numerici gravemente errati e del tutto indimostrati, da cui discende la non fattibilità del piano”, aggiungendo che “risulta gravato da macroscopiche violazioni normative”. Ovviamente, la mancata approvazione del piano metterebbe a rischio l'iscrizione al prossimo campionato di Serie B della citata Reggina, con i bresciani che potrebbero essere quindi riammessi.
Come infatti riferisce l'edizione on line de La Gazzetta dello Sport, il patron delle Rondinelle si lancia contro la società di Felice Saladini e viene ammesso al dibattimento che venerdì 9 giugno vedrà i calabresi in tribunale per l’approvazione del piano di ristrutturazione del debito.
Come si legge, "Cellino ha incaricato un noto studio milanese di verificare i numeri presentati nel piano e, secondo la relazione, è stato redatto un articolato atto di opposizione, un esposto che mette in rilievo le irregolarità che sarebbero emerse dall’analisi, tanto da premettere che il piano e la relazione del professionista indipendente che l’ha accompagnato risultano fondati “su presupposti fattuali e dati numerici gravemente errati e del tutto indimostrati, da cui discende la non fattibilità del piano”, aggiungendo che “risulta gravato da macroscopiche violazioni normative”. Ovviamente, la mancata approvazione del piano metterebbe a rischio l'iscrizione al prossimo campionato di Serie B della citata Reggina, con i bresciani che potrebbero essere quindi riammessi.
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