Serie C 25/26, situazione iscrizioni: critiche quelle di Brescia, SPAL e Triestina

Giornata cruciale, questa di oggi venerdì 6 giugno, per il capitolo iscrizioni ai campionati professionistici 2025-2026, con diverse squadre che dovrebbero militare nel prossimo torneo di Serie C a serio rischio partecipazione alla stagione. Nei giorni scorsi avevamo fatto un punto della situazione parlando di criticità possibili anche per club come Pro Vercelli e Ascoli, ma anche Casertana e Foggia, ma le dichiarazioni dei presidenti - verbali o tramite comunicati - lasciano intendere l'epilogo positivo della vicenda, che verrà poi chiarita dai controlli della Covisoc, con la stessa che esprimerà i pareri il prossimo 13 giugno.

Delle situazioni critiche, però, rimangono, e riguardano tre formazioni, anche piuttosto blasonate: SPAL e Triestina, reduci da una salvezza arrivata mediante playout, e Brescia, inizialmente salvatasi in Serie B ma retrocessa poi dalla giustizia per mancato rispetto della scadenza del 17 febbraio, costata quattro punti di penalizzazione.
Andiamo quindi ad analizzare ogni singolo caso.

BRESCIA - Massimo Cellino, dopo la retrocessione 'a tavolino', ha dato battaglia legale, ma oggi la bomba è scoppiata: il presidente avrebbe deciso di non iscrivere la squadra, non mettendo sul tavolo la cifra necessaria - neppure particolarmente alta se si guardano le casse del club - all'adempimento del tutto. E quella che sembrava un'ipotesi, è diventata poco fa realtà con le parole di Renzo Castagnini, Ds del club: "Fino a ieri ho provato a far cambiare idea a Cellino, ma non c’è stato nulla da fare". Si pensa però già alla possibilità di rimanere comunque in Serie C, ma come?

SPAL - Ieri, il fulmine a ciel sereno: dall'America, dove si trovano Joe Tacopina e Marcello Follano, non è partito alcun bonifico per rispettare le adempienze necessarie all'iscrizione, e allo stato attuale tutto tace. Unica notizia pervenuta, quella che vede giocatori e staff tecnico convocati virtualmente per una riunione in videoconferenza, nella quale hanno parlato i principali dirigenti del club: non noto, l’ordine del giorno. A ogni modo, dal momento in cui scriviamo, sembrano determinanti le prossime due ore, ma non traspare fiducia.

TRIESTINA - Che ci sia un ingente debito da saldare, che ha portato a penalizzazione già nella stagione ormai archiviata e persino nella prossima, è cosa ormai nota, ma meno noto è se il debito è stato ora saldata. Dalle info che arrivano da Trieste, sembra proprio di no, al netto di presunte rassicurazioni arrivate in un gruppo WhatsApp alla squadra, ma il silenzio in terra giuliana è assordante. Da segnalare che nei giorni scorsi, forse già presagendo il peggio, il Centro Coordinamento ha ritirato la concessione del marchio al club.