Brescia, la resa di Castagnini: "Ho provato a far cambiare idea a Cellino, ma niente"

“Fino a ieri ho provato a far cambiare idea a Cellino, ma non c’è stato nulla da fare”. Sono parole amare quelle che il direttore sportivo Renzo Castagnini ha rilasciato a Bresciaingol.it in merito alla situazione del Brescia e che confermano quanto emerso nelle ultime ore: ovvero la volontà del presidente di non saldare i 3,2 milioni di euro per il pagamento di stipendi e trattenute dei tesserati entro la scadenza di oggi.
Un mancato pagamento che aprirà le porte del fallimento per il club lombardo nel bel mezzo della battaglia legale contro i quattro punti di penalizzazione che al momento sancirebbero la retrocessione delle Rondinelle in Serie C.
Castagnini si sofferma poi anche sulle trattative per la cessione della società a una cordata nordamericana che aveva come rappresentanti in Italia l’ex braccio destro di Cellino Francesco Marroccu e lo sponsor del Brescia Daniele Scuola: “Non si sono mai dimostrati seriamente interessati all’acquisto, il presidente era quasi disposto a regalare il club. - le parole del direttore sportivo – Sto malissimo. È una cosa troppo grave”.
Si va dunque il mancato rispetto della scadenza con lo step successivo che sarebbe quello di portare in tribunale i libri contabili, i bilanci e le scritture fiscali riguardanti gli ultimi tre anni e avviare così la procedura di messa in liquidazione del club con il titolo sportivo che verrebbe, verosimilmente, consegnato alla sindaca Laura Castelletti che diventerebbe così il primo interlocutore per qualunque soggetto interessato a far ripartire il club.
