
L'Unione Sarda - Cagliari, in agenda i riscatti di Caprile, Adopo e Piccoli: servono 24 milioni. Il portiere sacrificato? Non ci sono conferme
L'Unione Sarda pone l'attenzione sulla questione riscatti in casa Cagliari.A salvezza conquistata, il management del club isolano concentrerà le proprie valutazioni su tre elementi che hanno brillato nell'attuale stagione. Il primo è l'estremo difensore Elia Caprile, classe 2001, attualmente sotto contratto con il club partenopeo, la cui acquisizione definitiva comporterebbe un esborso di 8 milioni per le casse sarde; il secondo è il mediano Michel Piki Adopo, 24enne, il cui cartellino è stato fissato a 4 milioni; completa il trio l'attaccante Roberto Piccoli, anch'egli ventiquattrenne, che potrebbe diventare patrimonio definitivo del club isolano con un investimento di 12 milioni. A queste cifre si dovrebbe aggiungere nel budget di Bonato anche la seconda tranche per il trasferimento di Gianluca Gaetano, quantificabile in circa 2 milioni, arrivato dalla società partenopea con la formula del prestito con successivo obbligo di acquisizione.
Servirebbero quindi 24 milioni necessari per garantire la permanenza dei tre giocatori "riscattabili", soldi che - secondo Enrico Pilia - difficilmente potrebbero essere recuperati attraverso la cessione di qualche gioiello della rosa. Da tempo circola una voce – priva di conferme ufficiali – secondo cui il club rossoblù starebbe considerando l'acquisizione definitiva di Caprile, considerato l'elemento più prezioso dell'attuale rosa a disposizione di Nicola, per poi procedere a una sua immediata rivendita a un valore significativamente maggiorato, operazione che garantirebbe un consistente afflusso di risorse nelle casse societarie. Tuttavia, al momento si tratta solamente di una indiscrezione non verificata.
Non è escluso che il club decida di fare uno sforzo economico per potenziare ulteriormente la squadra, partendo dal saldo positivo di poco più di 6 milioni di euro maturato nella scorsa sessione di calciomercato. D'altra parte, come ricorda il quotidiano, lo stesso presidente Tommaso Giulini ha più volte espresso l'orientamento secondo cui dopo l'attuale campionato di consolidamento sarebbe dovuta iniziare una fase caratterizzata da legittima ambizione verso posizioni più elevate nella graduatoria.







