In Serie A c'è una squadra ideale per rilanciare Federico Chiesa

Grazie al suo ingresso a otto minuti dalla fine del match contro il Chelsea l'attaccante del Liverpool Federico Chiesa riceverà la medaglia di Campione d'Inghilterra. Nell'ultimo fine settimana ha collezionato la sua quinta presenza in questa Premier League, ovvero la soglia minima di partite per essere considerato parte attiva di un trionfo che quest'anno non è mai stato in discussione. La premiazione di Chiesa sarà però poco più che simbolica. Il classe '97 arrivato la scorsa estate dalla Juventus non ha inciso in alcun modo nel trionfo dei reds. Ha lasciato qualche labile traccia solo nelle coppe nazionali, ma nessuna in Premier: poco più di 40 minuti suddivisi in cinque partite. Riserva tra le riserve.

Chiesa oggi è un calciatore da rilanciare. Che deve trovare un'altra sistemazione se vuole tornare a sentirsi importante, se vuole ritrovare quell'importanza che un talento come il suo meriterebbe. Ci spera anche Luciano Spalletti, commissario tecnico che non smette di menzionarlo anche se da otto mesi a questa parte non ci sono le condizioni per convocarlo. L'ha fatto anche nel libro appena dato in stampa: "Ho bisogno di gente che salta l'uomo, di più, di gente capace di attraversare le sagome degli avversari come fossero carta velina, gente come Maldini e Baldanzi. Senza dimenticare Chiesa, se Chiesa tornerà a essere quello che è sempre stato".

Già, ma dove Chiesa potrebbe tornare a essere quello che è sempre stato? Ieri la stampa inglese ha accostato il suo nome al Tottenham, ha scritto che col possibile ritorno di Fabio Paratici nel club londinese è probabile che Chiesa diventi profilo interessante per gli spurs. Vedremo. Di sicuro Chiesa alle giuste cifre è giocatore che fa gola anche in Serie A: piace al Napoli, ma probabilmente sarebbe perfetto per la Roma. La società giallorossa ha nell'acquisto di un'ala destra la grande priorità per l'attacco che verrà e perché non proprio Chiesa? Per importanza della piazza e possibilità di recitare un ruolo da protagonista quella capitolina sarebbe forse la soluzione ideale per rilanciare un calciatore che a quasi 28 anni è dinanzi a un bivio decisivo per la sua carriera.