
Flachi: "Pisacane una scommessa coraggiosa e stimolante da parte di Giulini"
Francesco Flachi, ai microfoni di TuttoCagliari.net parla così della stagione della squadra di Nicola: "L’obiettivo era la salvezza e alla fine è stato raggiunto. Pensiamo al Venezia: giocava certamente meglio del Cagliari, ma è retrocesso. Quindi adesso chi sta peggio tra i lagunari e i rossoblù? Chiaramente i tifosi pretendono sempre qualcosa di più per vivere un campionato meno travagliato, ma di fronte al raggiungimento dell’obiettivo stagionale passa tutto in secondo piano. Quello che conta davvero è il risultato del campo.”
A quanto pare la società, dopo il divorzio da Davide Nicola, ufficializzerà presto l’ingaggio di Fabio Pisacane come nuovo allenatore. Una scommessa intrigante o un rischio troppo grosso?
“Come sempre alla fine parlerà il campo. Ma certamente quella di Giulini è una bella scommessa, coraggiosa e stimolante. Il mister è alla sua prima avventura nel calcio che conta, per cui inevitabilmente gli mancherà un po’ d’esperienza. Ma io sono convinto che la società abbia ponderato bene questa scelta, tenendo sotto osservazione il ragazzo negli anni e riscontrando in lui le qualità necessarie per sedere sulla panchina della prima squadra. Personalmente gli faccio un grande in bocca al lupo.”
Il Cagliari è reduce da un campionato accidentato, in cui ha segnato poco e subito tanti gol. Lei come migliorerebbe la rosa rossoblù nel corso del mercato estivo?
“Indubbiamente vanno rinforzati sia l’attacco che la difesa. Prima di tutto bisogna pensare a non prendere gol, e poi a farlo. Il Cagliari va puntellato ‘in testa e in coda’, con un difensore e un attaccante di spessore e di esperienza.”
A quanto pare la società, dopo il divorzio da Davide Nicola, ufficializzerà presto l’ingaggio di Fabio Pisacane come nuovo allenatore. Una scommessa intrigante o un rischio troppo grosso?
“Come sempre alla fine parlerà il campo. Ma certamente quella di Giulini è una bella scommessa, coraggiosa e stimolante. Il mister è alla sua prima avventura nel calcio che conta, per cui inevitabilmente gli mancherà un po’ d’esperienza. Ma io sono convinto che la società abbia ponderato bene questa scelta, tenendo sotto osservazione il ragazzo negli anni e riscontrando in lui le qualità necessarie per sedere sulla panchina della prima squadra. Personalmente gli faccio un grande in bocca al lupo.”
Il Cagliari è reduce da un campionato accidentato, in cui ha segnato poco e subito tanti gol. Lei come migliorerebbe la rosa rossoblù nel corso del mercato estivo?
“Indubbiamente vanno rinforzati sia l’attacco che la difesa. Prima di tutto bisogna pensare a non prendere gol, e poi a farlo. Il Cagliari va puntellato ‘in testa e in coda’, con un difensore e un attaccante di spessore e di esperienza.”
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