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Pavoletti: "Vedo un Cagliari forte e unito. Io come Gigi Riva? Un piacere imbarazzante"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:23Serie A
di Giacomo Iacobellis

Pavoletti: "Vedo un Cagliari forte e unito. Io come Gigi Riva? Un piacere imbarazzante"

Una serata speciale all’insegna del ricordo e delle emozioni, dedicata a celebrare la figura indimenticabile di Gigi Riva. Un tributo sentito, costruito attraverso racconti, testimonianze e momenti carichi di memoria da parte di chi ha conosciuto e narrato la leggenda di "Rombo di Tuono" nei suoi sessant’anni di vita e carriera profondamente legata al Cagliari e alla Sardegna. Negli studi multimediali di Piazza L’Unione Sarda - quartier generale del Gruppo che affianca come media partner la prima edizione del “Trofeo Gigi Riva” - si sono alternati numerosi ospiti, tra ricordi personali e riflessioni, in un omaggio corale a uno dei più grandi simboli del calcio italiano, capace di incarnare valori umani e sportivi esemplari. Il trofeo, che andrà in scena domani all’Unipol Domus con il match Cagliari-Saint-Étienne (calcio d’inizio alle 18:30), sarà preceduto da uno spettacolare pre-partita fatto di musica e intrattenimento. Di seguito, alcune delle dichiarazioni più significative riportate dal sito ufficiale del Cagliari Calcio. “Su mio padre posso aggiungere poco”, ha detto Nicola Riva, membro del Consigliere di Amministrazione del Cagliari Calcio e rappresentante della Società per l’occasione. “Mi emoziono sempre quando vedo certi video, le parole di papà, di chi gli ha voluto bene, pensare al suo trascorso sul campo di calcio, fuori da esso, nel rappresentare al top i colori della nostra città”, ha raccontato Riva che poi ha assistito anche all’omaggio della figlia Virginia, recentemente laureatasi con una tesi sul nonno e ovviamente a lui dedicata. “Quella squadra che vinse lo Scudetto e poi giocò la Coppa dei Campioni era straordinaria, probabilmente senza l’infortunio di mio padre avrebbe potuto davvero giocarsi la vittoria del trofeo e sicuramente almeno un altro Tricolore. La gara contro il Saint-Ètienne l’ho vista molte volte postuma, la conosco bene, ne parlavo con mio padre, era una delle sue migliori in assoluto da calciatore del Cagliari e non solo. Essere ancora oggi accanto ai suoi compagni di allora (presenti sul palco Beppe Tomasini e Adriano Reginato, ndr) ha ogni giorno un significato altissimo, ringrazio loro, i tecnici e i dirigenti della Scuola Calcio Gigi Riva (sul palco il presidente Daniele Cortis, ndr) che compie oggi 50 anni e porta avanti con serietà il credo di papà sul lavoro con i giovani atleti, il Cagliari Calcio di oggi e il presidente Giulini per aver voluto questo Trofeo in onore di mio padre, con l’obiettivo che diventi un piacevole appuntamento annuale”. Chiusura dedicata a Leonardo Pavoletti. Il capitano del Cagliari odierno è il simbolo di oggi e porta in dote l’esempio virtuoso tracciato da Rombo di Tuono: “Gigi non l’ho conosciuto di persona e ho sempre detto essere un cruccio per me. Mi porto dietro il ricordo di ciò che ho visto nei filmati, il racconto dei cagliaritani e dei tifosi, l’esempio che ci ha lasciato in tanti modi, e un po’ anche l’accostamento di qualche mio gol ai suoi, non sono certo all’altezza di questa Leggenda ma sentire qualche appassionato che affianca una mia rovesciata a quella di Gigi, o il gol di Bari a tantissimi molto importanti da lui segnati mi rende orgoglioso, e mi fa un piacere imbarazzante. Gigi per tutti noi è una guida e abbiamo il dovere di onorare ciò che ci ha lasciato. Il presente? Domani giochiamo contro il Saint-Ètienne una gara importante per continuare nel percorso di crescita in questa estate dove siamo ripartiti con un progetto nuovo sotto la guida di mister Pisacane e del suo nuovo staff. Personalmente sto meglio, ci vuole ancora un po’ per tornare nel gruppo, vedo una squadra forte, vogliosa, unita, che intende imparare prima possibile i nuovi concetti e che domani nel suo stadio vuole fare bella figura anche per onorare Gigi Riva. Ai tifosi dico di starci vicini come sempre, di spingerci alle spalle, sono fondamentali e vogliamo che si sentano rappresentati nel modo giusto dalla loro squadra del cuore”.