Il Napoli gode al 95' e resta a punteggio pieno. In attesa di Hojlund: oggi le visite mediche

Novantanove giorni dopo il trionfo del 23 maggio, il Napoli torna a vivere una notte speciale al Maradona. In uno stadio gremito da 50.497 spettatori, i campioni d’Italia hanno festeggiato il quarto scudetto con il Cagliari ancora una volta protagonista sul cammino azzurro. L’atmosfera è stata carica di emozioni: la celebrazione del tricolore cucito sulle maglie, Elmas in tribuna in attesa dell'ufficialità, l'imminente arrivo di Hojlund, sbarcato poche ore prima a Ciampino e che alle 9 di questa domenica sarà a Villa Stuart per le visite mediche. "Dovrebbe arrivare", dice Conte tra l'altro, confermando l'operazione. Ma nonostante il fascino della serata, il Napoli ha dovuto sudare fino all’ultimo secondo per avere la meglio su un Cagliari coraggioso e ben organizzato, che ha giocato con orgoglio e idee chiare. A spegnere i sogni dei rossoblù ci ha pensato Frank Anguissa, che con l’ultimo pallone utile ha siglato il gol del definitivo 1-0, trasformando lo stadio in un’autentica bolgia. Una vittoria che fotografa perfettamente l’essenza del calcio: gioia infinita per una squadra che vuole confermarsi al vertice e amaro in bocca per un Cagliari che, solo una settimana fa, aveva esultato grazie al cronometro contro la Fiorentina e stavolta si è visto beffare in extremis. La ruota gira. Il Napoli, pur senza brillare, resta a punteggio pieno. In attesa di Hojlund.