A TE DEG ME "Retorica e valori da stadio"

Daniele: "Buongiorno. Se volete pubblicate pure queste righe, ma vorrei anzitutto che arrivassero al Sig. Andrea, in risposta alle sue insinuazioni. Non ho mai scritto di essere un ultras, ne ho mai scritto che giustifico la violenza ultras. Inoltre non credo che ai bambini vada spiegato che le cose "vanno così", che quanto è successo di violento nel fine partita (in campo e fuori dallo stadio) sia normale. Io intendevo dire che una partita di calcio, in serie B, è un evento cui si assiste, che in fondo è assurdo stare a guardare qualcun altro che gioca e, quindi, che a questa 'assurdità' ognuno partecipa come vuole (certamente nei limiti di legge, nei confronti dei quali non mi pare di aver scritto nulla di ambiguo, o contrario).

Io ce l'ho col tipo di retorica che ho denunciato nella mia lettera. RETORICA. Non parlavo di VALORI (parolone). Nè dei miei, nè di quelli del Sig. Andrea, che si è permesso di associare le mie parole ad una mia presunta adesione alla violenza ultras".