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Fusco: “Motivazioni e caratteristiche: questo è stato il mercato del Cesena”
Oggi alle 14:30Calciomercato
di Gian Piero Travini
per Tuttocesena.it

Fusco: “Motivazioni e caratteristiche: questo è stato il mercato del Cesena”

Il diesse spiega le scelte, le occasioni mancate e la ratio: valore aggiunto rispetto alla passata stagione poter fare il mercato con Mignani da subito

Il ds Filippo Fusco mette le cose in chiaro alla fine del calciomercato: “Abbiamo rispettato il piano d’azione dato dalla società: fare una squadra che possa valorizzare i calciatori con un budget prestabilito”.

Il budget è poco più di 10 milioni di euro, al netto delle premialità  - “ma senza sbilanci” -, con calciatori pagati per fasce ed età. “Il giocatore più pagato è stato Bisoli, che comunque si è tagliato lo stipendio. Ma tutti hanno accettato di ridurselo: la differenza l’abbiamo messa sulle premialità, ma quello che ci restituisce il calciomercato è una squadra fortemente motivata”.

Qualche rammarico: “Manca un difensore centrale mancino in alternativa a Mangraviti, ma non abbiamo trovato un giocatore così disponibile, quindi siamo andati su un destro che gioca anche a sinistra come Amoran. Su Comenencia la Juventus ha preferito monetizzare subito, ed è per questo che è andato allo Zürich. Per Haj Mohamed la società ha deciso che avevamo abbastanza calciatori, non potevamo prenderlo senza cessioni: lui voleva fortemente Cesena e il Parma ce lo avrebbe ceduto secco con una percentuale sulla futura rivendita... sarebbe bello provarci a gennaio”.

Mancate cessioni: “Non abbiamo mai avuto bisogno di vendere giocatori. C’è stato interesse su tanti, Shpendi, Berti, Klinsmann, ma non abbiamo mai approfondito: abbiamo semplicemente raccolto le offerte che sono arrivate, ma senza spingere”

I punti forti: “Fare il mercato con Mignani - il nostro primo acquisto è stato averlo ancora con noi - è il punto che ci ha messo nelle condizioni di fare mercato più agevolmente rispetto alla passata stagione, dove Mignani è arrivato in corso d’opera. Castagnetti è il primo che abbiamo individuato: i giovani vanno veloci, ma i vecchi conoscono la strada, si dice. Magni e Amoran hanno un riscatto favorevole, per Diao e Ciervo abbiamo accordi per poterli avere anche nella prossima stagione. Come detto, abbiamo razionalizzato il monte stipendi ma scegliendo giocatori che si sposano alle idee del mister sotto il profilo tecnico e della società sotto il profilo della disponibilità”.

Capitolo Diao e punta ‘mancante’: “Credo fortemente in lui e in Olivieri. Diao poi ha rinunciato ad andare al Mondiale U20 in Cile. Abbiamo spiegato al ct spagnolo che vogliamo investire parecchio su di lui e che ci aspettiamo faccia un ottimo inizio campionato con noi: onore a lui per aver accettato di non partire e di rimanere con noi, perché ci serve e perché non è mai semplice dire di no alle nazionali. Sono sicuro che troverà spazio. Valutiamo questa rosa di grande qualità e sono sicuro che tutti creeremo le condizioni giuste per valorizzare ognuno dei calciatori”.

Castagnetti, Berti e centrocampo: “Ho vissuto una situazione simile con Nicolò Fagioli alla Juve Next Gen: un centrocampista che parte dalla trequarti e poi viene utilizzato in altri reparti. Io credo che, in questo momento, Berti sia una mezzala di palleggio: Castagnetti - ma anche Bisoli - saranno determinanti per farlo crescere, come l’esperienza in U21”.

Infine, l’obiettivo della stagione: “Salvarsi e valorizzare i calciatori, anche quelli della Primavera. Credo che tra i ragazzi che si sono aggregati a noi in ritiro ci possa essere la ciliegina sulla torta di questo campionato”.