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ECCO TUTTE LE IDEE MERCATO DOPO IL VERTICE BARONE-PRADÈ-MONTELLA. SUBITO BOMBER E REGISTA. PIACE BENNACER. CUTRONE-VERETOUT SI TRATTA. DE PAUL SI PUÒ. SIMEONE PARTE, MURIEL ALL’ATALANTA, SOLO 6-7 CONFERMATI. BATI NON È CONVINTOTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 18 giugno 2019, 00:00L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

ECCO TUTTE LE IDEE MERCATO DOPO IL VERTICE BARONE-PRADÈ-MONTELLA. SUBITO BOMBER E REGISTA. PIACE BENNACER. CUTRONE-VERETOUT SI TRATTA. DE PAUL SI PUÒ. SIMEONE PARTE, MURIEL ALL’ATALANTA, SOLO 6-7 CONFERMATI. BATI NON È CONVINTO

Commisso è il giusto mix fra la dinamicità manageriale tipica americana e la passionalità meridionale. E l’ha ampiamente dimostrato in questi primi dieci giorni da proprietario della Fiorentina, ha usato cuore, ma anche testa. 

Fatti e non parole diceva uno slogan. Ecco, Rocco Commisso e i suoi uomini sono così, ogni giorno devono fare e portare a casa qualcosa di concreto, ogni giorno vanno messe a frutto le idee, va impostato il lavoro e rispettata l’agenda. 

Il vertice per costruire la Fiorentina che verrà fra Joe Barone, Pradè e Montella che doveva esserci ieri, lunedì, è stato addirittura anticipato a domenica scorsa. Barone e Montella si sono fiondati da New York a Roma immediatamente dopo la mega, emozionante presentazione del logo della Fiorentina in Times Square e hanno cominciato subito a esaminare la lista dei 47 giocatori lasciati in eredità (pesante eredità) da Corvino, poi hanno messo le basi per la campagna acquisti che verrà.

Barone se n’è ripartito per Firenze soddisfatto, ha in mano un piano di lavoro che porterà a Commisso. Pradè e Montella hanno continuato la loro analisi tecnica per arrivare a decidere quelli che resteranno e quelli che Pradè (auguri) dovrà vendere perché non piacciono al tecnico. E sono tanti. Alla fine i confermati saranno al massimo sei-sette e possiamo pensare a Chiesa, Pezzella, Milenkovic, Dragowski, Zurkowski, Vlahovic e Hancko, tutti gli altri finiranno sul mercato.

S’è deciso per una massiccia ricostruzione, un po’ come successe nella magica estate dal 2012 quando dalle macerie di un’altra retrocessione sfiorata anche quella volta firmata Corvino, Pradè seppe portare a Firenze una ventina di giocatori di alto livello che iniziarono un nuovo ciclo entusiasmante. Pradè che, fra l’altro, ha il 90 per cento dei consensi dei nostri lettori, sa dove mettere le mani, ma non è l’uomo della fretta. Per costruire una squadra bisogna ragionare e cogliere le occasioni giuste, il tempo non manca, la prima gara ufficiale per la Fiorentina ci sarà il 19 di agosto, ci sono due mesi di tempo.

E’ stata comunque già decisa una inversione di tendenza rispetto al passato e giustamente ora si potrà comprare subito, qualora si presentassero le occasioni, senza aspettare di avere in mano i soldi recuperati dalla vendite con il rischio di arrivare tardi e quindi doversi accontentare di quel che resta. Commisso, se necessario, anticiperà la cassa. Non è poco. Pradè ha già in mano una lista di nomi molto interessante, ma sono due i ruoli palesemente scoperti che andranno sistemati con i veri colpi da novanta.

La Fiorentina cerca un attaccante di valore, abituato a far gol, che garantisca la doppia cifra e un regista dai piedi buoni in grado di far girare il gioco. Giocatori importanti per il ruolo che rivestono, si ripartirà da loro. Per il ruolo di regista è in forte ascesa Bennacer, 22 anni, grande campionato nell’Empoli. Ci sono sopra anche altre squadre, il Napoli, ma soprattutto il Genoa di Andreazzoli, ma gli ottimi rapporti consentiranno a Pradè di intavolare una trattativa decisa. Corsi ha venti milioni, ma si sta lavorando. Qualcuno ha lanciato anche il nome di Caputo, 17 gol e tre assist, ma questa tipologia di attaccante non interessa, si punta a un elemento di maggior spessore tecnico. Proprio per questo sarà ceduto Simeone che non rientra nei piani di Montella. E’ un attaccante che segna poco e non gioca neppure per la squadra, non sa fare i movimenti. E’ stato pagato 18 milioni, non sarà facile evitare minusvalenze. Si potrebbe optare per un prestito sperando in un rilancio. Vedremo. Si parla con insistenza di uno scambio Cutrone-Veretout e questa ipotesi e da seguire. Il giovane attaccante rossonero piace a Montella, ma comunque, come attaccante-base la Fiorentina punterà anche su un elemento di maggior spicco. Sempre in tema attacco Muriel non ha convinto, troppo discontinuo e ieri sera ha firmato per l’Atalanta. Intanto, nel reparto offensivo, Montella ha già anticipato che Chiesa tornerà a fare quello che sa fare meglio, cioè l’attaccante esterno che parte da lontano e diventa devastante con le penetrazioni ed i tagli. 

Oltre al regista, anche il resto del centrocampo sarà completamente rinnovato, era il lato debolissimo della Fiorentina di quest’ultimo anno disastroso. Detto del regista, piace anche De Paul che Pradè aveva all’Udinese. Nel gioco di Montella potrebbe fare anche il centrocampista di raccordo con l’attacco, ha qualità e quantità. Ma, come detto, Pradè va fatto lavorare con tranquillità per mettere a frutto le sue conoscenze e i tanti rapporti positivi che nel tempo ha maturato nel mondo del calcio, scovare i giocatori di valore in difficoltà nelle loro squadre da rilanciare, qualche parametro interessante. Verrà fuori una squadra molto tecnica, con il giusto mix giovani-esperti.

Cosa è venuto fuori dall’incontro fra Joe Barone e Batistuta non è facile decifrarlo. A naso il faccia a faccia non è stato entusiasmante, Batistuta deve riflettere. L’ex attaccante ha le sue attività in Argentina, se si staccherà lo farà soltanto se pienamente convinto da quello che dovrà fare. Fra l’altro Bati ha anche il patentino da allenatore conseguito a Coverciano e potrebbe anche decidere di cominciare ad allenare magari proprio in Argentina. La Fiorentina aveva ipotizzato per lui il ruolo di club manager, quello che era stato di Antognoni, ma forse Bati non è proprio quello che pensava. Qualche giorno per riflettere, qualcuno parla di un no in arrivo, ma non c’è fretta. 

Scoperto è invece il ruolo di amministratore delegato, ma non è detto arrivi un manager esterno. Commisso vuole una catena di comando corta e uomini fidati nei posti chiave. Joe Barone è il braccio operativo della società, probabilmente sarà inserito anche un altro manager italo-americano Joe Appio, vicepresidente di Mediacom la società di Commisso, che ieri era a Firenze e non Gandini o altri che si erano proposti alla nuova proprietà viola.

Tornando alla straordinaria capacità di interpretare Firenze e i fiorentini, di calarsi nella realtà cittadina e calcistica, registriamo anche che ieri Joe Barone ha voluto rendere omaggio alla salma del maestro Zeffirelli con una maglia viola. Piccoli grandi gesti che hanno fatto immediatamente pensare a Commisso e C. come gente che già appartiene a Firenze. E lunedì per Rocco arriverà anche il bagno di folla al calcio storico, serata da non perdere.