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MANTOVANI A FV, COMMISSO POTEVA COMPRARE LA SAMP. IL TEMPO VALUTERÀ LA SUA VIOLA
mercoledì 10 febbraio 2021, 16:30L'esclusiva
di Riccardo Barlacchi
per Firenzeviola.it

MANTOVANI A FV, COMMISSO POTEVA COMPRARE LA SAMP. IL TEMPO VALUTERÀ LA SUA VIOLA

"Commisso dovrà essere in grado di trovare le persone giuste", così l'ex presidente della Sampdoria, Enrico Mantovani in esclusiva a noi di FirenzeViola.it. Tra i temi trattati con l'ex numero uno della società ora appartenente a Massimo Ferrero, quello della programmazione di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni a Firenze. Ma ecco cosa più precisamente ci ha raccontato:

Presidente, che idea si è fatto di Rocco Commisso tra squadra, società e centro sportivo?
“Non so neanche se Commisso se lo ricordi, ma nel lontano 2000-2001, tre mie persone si sono recate presso di lui negli USA per parlare di un’ipotetica cessione della Sampdoria. Ci fu un bell’incontro, era circondato da professionisti. Poi la cosa si arenò, non per mancanza di interessi da parte sua, ma a causa di eventi suoi aziendali che misero in stand-by l’operazione. Si vedeva che aveva intenzione da tempo di venire in Serie A. È ovvio che la passione e la voglia di fare ci siano. Sicuramente fino ad adesso ha ottenuto meno rispetto allo sforzo che ha fatto. Ma visto il suo operato negli USA, non riesco a pensare che, dopo un minimo ambientamento, non possa essere in grado di far bene”.

Alla luce degli ultimi sviluppi tra mercato cessioni e risultati, pensa che ci sia stata una programmazione chiara?
“Ho parlato con alcune persone vicino alla Fiorentina. Il poter organizzare bene il futuro spesso cozza con i risultati e sono questi che modificano il giudizio sulla programmazione. Il fatto che ci sia sta una priorità data alle strutture, per me è un segnale molto positivo. Non puoi non costruirti una casa prima di mettere su famiglia”.

Tre giocatori della prima campagna acquisti targata Commisso se ne sono andati (Cutrone, Duncan, Lirola) e altri sembrano rientrare tra gli scontenti. Da ex presidente, come si vive una situazione simile?
"Non voglio fare un paragone, ma posso dirle che mio papà disconobbe completamente la sua prima campagna acquisti, durante la stagione seguente. Ci vuole pazienza, i più grandi sbagliano. Mi ricordo un Milan di Berlusconi che finì nono in seguito ad una campagna acquisti “cannata”. Il presidente Commisso dovrà essere in grado di trovare le persone giuste. Il fatto che siano stati sbagliati tre giocatori su tre non è indicativo. Ci sono state altre persone extra-competenti che hanno sbagliato molte campagne”.

Cosa intende con “persone giuste”?
"Non intendevo dire che quelle che ci sono adesso siano sbagliate, ma che il presidente in particolar modo, per come si sono evoluti i tempi, ha bisogno di persone competenti e se quelle di ora lo saranno, lo deciderà il futuro. Può succedere di non vedere i risultati il primo anno. Commisso è un imprenditore di livello davvero elevato. Io stimo e conosco in Fiorentina un paio di persone, ma non vado oltre. Mi mancano troppi pezzi per esprimere giudizi sulle personalità che in questo momento circondano il patron”.

Chiudiamo con la sua Sampdoria, Che effetto le fa vederla così bene?
“Ci stiamo facendo l’abitudine. Abbiamo avuto un momento difficoltoso, ma la società ha agito bene. La squadra è forte e l’allenatore altrettanto. Stiamo facendo molto bene, considerando la situazione non semplice da gestire da parte di Ranieri”.