
Presidente associazione Davide Astori: "Il bello è contribuire alla cultura sportiva"
Luigi Maria Miranda, presidente dell’associazione Davide Astori, ha rilasciato un'intervista a quartopostonews.it: "Siamo un unicum nel panorama associazionistico, frutto di un progetto nato qualche anno prima della vera e propria costituzione, e finalizzato a diffondere la cultura dello sport, evidenziandone i veri valori, ma tutto questo lo facciamo affrontando argomenti di carattere scientifico, medico, giuridico ed economico, abbiamo uno statuto che esplica nei dettagli i nostri obiettivi e che è il nostro biglietto da visita”.
La peculiarità sta proprio nell’affrontare questi argomenti collegati al mondo dello sport in modo che abbraccino un’ampia fetta di utenti, interessati a sapere e crescere, tanto quanto a fare del bene.
“La nostra attività è di carattere nazionale, per perseguire questi scopi importanti abbiamo bisogno, ad esempio, di un comitato scientifico affiancato da persone di livello, altrimenti diventa impossibile dare vita a convegni credibili e approfonditi” continua Miranda. “L’argomento della cardiomiopatia aritmogena è quello che più direttamente ci permette di onorare la memoria di Davide, e per questo ci siamo avvalsi della consulenza della dottoressa Sommariva del centro cardiologia Monzino di Milano”.
Ma come vengono scelti i temi da affrontare?
“C’è un consiglio direttivo che mette sul piatto possibili argomenti, con un filo conduttore che parte dall’interesse calcistico/sportivo e arriva alla possibilità di ottenere risultati concreti, la prerogativa è sempre quella di fare attività che siano utili e dalle quali poi scaturisca un effetto a cascata. Gestirsi bene porta, ad esempio, alla realizzazione di un centro sportivo, e di conseguenza al coinvolgimento di ragazzi che non staranno in mezzo alla strada ma che potranno cimentarsi in attività ludiche capaci di insegnarti la vita, di farti stare bene, ma a sua volta verranno assunti lavoratori, verranno un po’ alleggerite le problematiche che abbracciano la collettività, quando parlo di unicum parlo di questo, non ho notizia di altre associazioni che si occupino di tali argomenti in maniera così approfondita”.
Un altro tema toccato con mano alla Luis a Roma, lo scorso mese, è stato quello della sostenibilità delle società.
“Le società s’indebitano per vincere e questo viola il principio della lealtà sportiva, un padre di famiglia che non arriva a fine mese prova a ridurre i costi, questo le società non lo fanno, aggiungono debiti ai debiti contrariando le regole di diligenza, ma la corretta gestione finanziaria è un tema da trattare in maniera delicata e scrupolosa, tante società hanno capito quali sono i veri obiettivi da perseguire, non tutte, ma è bene sapere come muoversi, conoscere le norme, seguire passo dei business plan sostenibili, conoscere gli ostacoli e agire di conseguenza”.
Presidente cosa la rende più orgoglioso di tutto il lavoro fatto fino ad oggi?
“Oltre la già citata raccolta fondi per i bambini camerunensi, non posso dire che ci sia solo una cosa a rendermi orgoglioso, il consiglio direttivo, tutti gli associati, il sostegno comune tra cui quello preziosissimo del Presidente Malagò e del Ministro Abodi, la possibilità di condividere con Renato, Anna e tutti gli altri componenti della famiglia Astori i nostri risultati, ma anche tutta la fatica che c’è dietro il raggiungimento dei nostri obiettivi è qualcosa di impagabile”.
E il sogno? Qual è ad oggi?
“Non è uno, sono tanti, sempre quello di porsi nuovi obiettivi e raggiungerli, di continuare ad essere utili, oltre che continuare ad onorare la memoria di Davide, come facciamo dal primo giorno, è una responsabilità importante ma che ci gratifica in ogni passo”.







