
In campionato è sempre più stretta la via per l'Europa. Verso la partita dell'anno, il recupero di Dodò fondamentale per affondare il Betis
Non può e non deve lasciare strascichi, il k.o. dell’Olimpico, anche se in campionato ha certamente ripercussioni pesanti. Mentre il Betis Siviglia arriva alla sfida di giovedì al Franchi forte di una qualificazione europea già raggiunta, e di un successo in trasferta contro l’Espanyol, la semifinale di ritorno di Conference League in casa viola ha un valore troppo elevato per esser influenzata da altri fattori. Anche per questo l’obiettivo non può che esser quello di dimenticare la classifica e gli incroci nelle ultime tre giornate di campionato per calarsi completamente nell’ottica della rimonta da centrare contro gli spagnoli.
In campionato il destino viola è in mano altrui
D’altronde se in serie A il piazzamento finale dipenderà anche e soprattutto da cosa faranno le concorrenti nei prossimi 270 minuti, in Conference i viola restano ancora artefici del proprio destino, e giovedì nel proprio stadio avranno l’opportunità di prendersi la terza finale europea consecutiva a patto di non sbagliare niente dopo il 2-1 subito all’andata. Un traguardo non semplice ma pur sempre alla portata, almeno a giudicare dalle occasioni avute in Spagna tra il colpo di testa di Mandragora nel primo tempo e quello di Gosens nella ripresa.
Verso la partita dell’anno
Insomma al netto della delusione per il risultato finale dell’Olimpico, e dei calcoli sui 9 punti obbligatoriamente da raccogliere nelle prossime tre sfide di campionato, quella di giovedì non può che esser considerata la gara dell’anno, tutti aggrappati alla speranza di continuare la corsa in Conference per inseguire un piazzamento europeo nella prossima stagione. Un appuntamento nel quale anche il fattore pubblico conterà, con un Franchi tutto esaurito che anche se in termini numerici non potrà pareggiare la bolgia del Villamarin di Siviglia, certamente sarà di grande aiuto per Kean e compagni.
Il ritorno di Dodò e quello dei centrocampisti
Per tutti questi motivi il rientro in gruppo di Dodò è vera e propria manna dal cielo per Palladino, già alle prese con una non semplice sostituzione di Cataldi. Se a destra il brasiliano è destinato a riprendersi la maglia da titolare è in mezzo che è lecito attendersi novità dopo le scelte di Roma, con Adli e Fagioli in rampa di lancio per completare la linea mediana con l’insostituibile Mandragora. Qualità al servizio della squadra da ritrovare il prima possibile, anche perché giovedì sera oltre a una linea difensiva che limiti le sortite dell’attacco spagnolo servirà soprattutto una Fiorentina in grado di segnare almeno due gol.







