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tmw / fiorentina / Primo Piano
Italiano, Firenze e la sindrome dell'ex: cosa significa Fiorentina-Bologna per il popolo violaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 15:39Primo Piano
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it

Italiano, Firenze e la sindrome dell'ex: cosa significa Fiorentina-Bologna per il popolo viola

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Avete presente quando dovete per forza partecipare a quell'evento, quella cena fissata da mesi, quel battesimo, quel compleanno, insomma una situazione in cui preferireste rimanere a casa a guardare Temptation Island a velocità dimezzata piuttosto che andare. E cercate di non pensare a quella data che piano piano si avvicina. Eccoci. Quella data per tanti è il 18 maggio. Arriva il giorno x e lo incontrate lì, il vostro ex partner. Felice, raggiante e con uno più bello e ricco di te. Sarà questo lo stato d'animo che tanti proveranno per il prossimo Fiorentina-Bologna. 18 maggio, una data che in tanti avevano cerchiato già dalla scorsa estate. Il ritorno a casa del grande ex, che nel frattempo è diventato ancora più odiato.

Perché Firenze è città d'arte ma da queste parti ci sono famiglie che hanno costruito muri per un mancato saluto datato mezzo secolo fa, figurati se si dimenticano un pugnetto, un saltello di troppo, un'ingiustificata -per alcuni - felicità per la vittoria d'andata. Fiorentina-Bologna sarà un'esperienza lisergica nella tormentata psiche viola. 

Vincenzo Italiano, in arte l'Iraniano,  o mister tre finali perse -qualcuno lo potrebbe chiamare mister tre finali conquistate - torna al Franchi con una Coppa, a 25 anni dall'ultimo trofeo messo in bacheca dalla Fiorentina. Lo fa grazie a un gol di un giocatore - Dan Ndoye - che aveva affrontato in un Fiorentina-Basilea di due anni fa. Che poi si è preso Sartori. Era sotto agli occhi di tutti, la mente e il braccio che hanno riportato a Bologna un trofeo che mancava da 64 anni. Fiorentina-Bologna sarà qualcosa che andrà oltre la gelosia, bile bruciata, ma anche accettazione.

Accettazione anche di come passa il tempo. Perché Italiano non era un miracolato fino a nove mesi fa, ma non era lo stesso di ora, è cresciuto e cambiato anche grazie a Firenze. Ma Fiorentina-Bologna servirà soprattutto a ricordarci che tra un vincitore e un perdente, visto che qui siam bravi ad appiccicare etichette a iosa, ci corre spesso un centimetro, una spalla, uno Jovic, prima dalla parte sbagliata e poi da quella giusta, o un movimento di Igor.