
L'Al Qadsiah non molla Kean: il calciatore riflette sull'offerta
Meno sette, anzi sei. Intesi come i giorni che mancano al primo luglio e quindi all'inizio del periodo di quindici giorni in cui i club interessati a Moise Kean potranno mettere sul piatto i 52 milioni che servono per pagare la clausola. A partire da martedì prossimo, entrerà in vigore la clausola. In sostanza, si tratta di una condizione che limita il potere decisionale della società viola, lasciando nelle mani di Kean l’ultima parola sul proprio futuro. Di questo parla il Corriere dello Sport: il centravanti si trova bene a Firenze, ma ha preferito non sbilanciarsi: pur non avendo intenzione di partire a tutti i costi, valuterà le proposte che riceverà durante la finestra di validità della clausola.
La minaccia araba è concreta. L'Al Qadsiah ha già manifestato l’intenzione di pagare interamente la clausola e ha messo sul piatto un ingaggio di 15 milioni a stagione per Kean. I suoi agenti, tuttavia, avrebbero chiesto qualcosa in più: si parla di una cifra vicina ai 20 milioni complessivi. Il giocatore, dal canto suo, attende il primo luglio per analizzare ogni opportunità con i suoi rappresentanti.
Poi ci sono le altre. Il Manchester United resta alla finestra, pronto a versare la somma richiesta, anche se difficilmente potrà offrire lo stesso stipendio. Tuttavia, il richiamo della Premier e la possibilità di un posto al Mondiale con la Nazionale restano leve forti. Arsenal e Fenerbahce osservano da lontano, sperando di inserirsi nella corsa.






