
Sosta benedetta oppure no? Pioli riordina le idee con chi c'è, ora tocca soprattutto ai "secondi"
Le soste per le Nazionali gioie e dolori. Nel senso che a volte sono un pit stop benedetto e questa prima pausa dopo due sole gare e la chiusura del mercato può essere vista in maniera positiva per riordinare le idee sul gruppo e il sistema di gioco, ma il rovescio della medaglia è che le tante partenze per gli impegni delle rispettive nazionali appunto permettono un lavoro solo parziale.
In particolare per la Fiorentina sono partiti giocatori importanti come Moise Kean, Edin Dzeko e Albert Gudmundsson, che dunque tolgono la possiiblità di lavorare sul famoso tridente con l'ultimo arrivato Roberto Piccoli che al momento non è stato convocato da Gattuso. Quest'ultimo avrà la possibilità di far vedere la sua qualità a Pioli ma dovrà farlo senza capire quanta intesa c'è con gli altri del reparto (in particolare con Kean), se non con il giovane Braschi ed eventualmente Fazzini a supporto.
A centrocampo la partenza di Sohm e Ndour darà invece modo a Nicolussi Caviglia di inserirsi con Mandragora e Fagioli, in coppia e a tre, sistemi in cui ha già giocato come ha sottolineato ieri in conferenza. Con un Richardson in più che ha perso la Nazionale marocchina per il poco spazio e che di questa settimana deve fare tesoro, mettendosi a disposizione per la mediana o per la trequarti dove Pioli lo ha finora utilizzato.
Per le fasce, con Dodo e Gosens non convocati e Fortini e Parisi che scalpitano per un posto, l'unico a non beneficiare della sosta è Lamptey, tesserato l'ultimo giorno di mercato e poi partito per la chiamata del Ghana. A lui sicuramente sarebbero serviti questi giorni per capire i principi di gioco di Pioli e mettersi in mostra ma dovrà aspettare almeno una settimana, al rientro.
In difesa invece mancano Comuzzo (che per problemi di salute ha poi lasciato l'Under 21), Pongracic e Kospo: un'occasione per rodare il trio Kouadio, Pablo Marì e Ranieri con Viti pronto a giocarsi un posto.
Un lavoro importante visto che Pioli non può rischiare di aspettare i Nazionali visto che c'è sempre l'incognita dei viaggi (ma con la Conference meglio abituarsi) e soprattutto delle condizioni fische perciò i "secondi" in questa settimana dovranno dare il massimo per mettersi in mostra e guadagnare la maglia da titolare visto che si giocherà subito sabato 13 contro i campioni d'Italia del Napoli: gli stimoli arrivano da soli ma la preparazione è fondamentale anche alla luce dei due pareggi che hanno già tolto un po' di terreno in classifica ai viola.







