
Dalla telefonata alla sfida sul campo: ecco il primo confronto tra Pioli e Fabregas
L'avvio in campionato per la Fiorentina di Stefano Pioli non è sicuramente stato all'altezza delle aspettative, né per i risultati (appena due punti raccolti in tre partite) né soprattutto per il gioco, con i viola che non hanno dato la sensazione di avere le idee chiare sui dettami tattici del nuovo allenatore. Certo è ancora presto per emettere delle sentenze, ma il fatto che per il momento a deludere maggiormente sia stato proprio Pioli, ossia colui che era considerato la certezza da cui ripartire per questa Fiorentina, fa certamente riflettere.
La sfida contro Fabregas
Domenica in tal senso arriverà l'ennesimo test di questo avvio di stagione con il Como di Cesc Fabregas che sarà avversario dei viola alle ore 18:00 allo Stadio Artemio Franchi. Ecco è proprio su Fabregas e il confronto con Pioli che è interessante focalizzarsi. E' infatti di neanche un anno fa la notizia del collega Luigi Garlando che raccontava di come il tecnico spagnolo avesse telefonato proprio a Stefano Pioli per invitarlo a cena e per scambiare con lui "idee calcistiche", dimostrando di fatto di apprezzare e stimare l'allenatore viola e il suo modo di vedere il calcio.
L'esperienza fattore determinante
Ad oggi l'opinione comune è che Fabregas sia di gran lunga il miglior tecnico emergente di tutta la Serie A, con il suo Como che gioca un calcio aggressivo, di palleggio e verticale. Molto probabilmente se prima della gara venisse fatto un sondaggio sarebbero diversi i tifosi viola, che sull'onda degli ultimi risultati, arriverebbero a fare a cambio di allenatori. Non va però sottovalutato il fatto che l'ex campione di Barcellona e Arsenal abbia ancora poca esperienza nel massimo campionato italiano, vantando solo 41 panchine contro le 496 di Stefano Pioli. Nonostante abbia infatti già fatto vedere buonissime cose dal punto di vista del gioco, Fabregas non vanta i risultati di classifica recenti ottenuti dal tecnico gigliato. Ovvio l'esperienza non è tutto (l'allenatore del Como avrà tempo per dimostrare il suo valore) ma alle volte, soprattutto per quanto riguarda gli scontri diretti (perché è questo quello che rappresenta per la Fiorentina la sfida di domenica) può fare la differenza.
Il maestro e l'allievo
Per i due tecnici quello del Franchi sarà il primo confronto ufficiale in carriera, una sfida che potrebbe stimolare e non poco anche a livello personale Stefano Pioli, chiamato a reagire dopo le avversità incontrate in queste prime giornate. L'ex Milan proprio ai tempi dell'esperienza in rossonero ha già dimostrato di saper imbrigliare tatticamente avversari di grande livello (dal Conte del Tottenham fino allo Spalletti di Napoli) e chissà che proprio ripensando a quella telefonata e a quella cena, in cui Pioli recitava nei confronti di Fabregas il ruolo di "maestro" da consultare, l'allenatore viola non possa trarre il giusto spunto per portare la sua Fiorentina verso la prima vittoria in campionato e verso l'inizio di un nuovo corso.







