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Psicodramma viola, Pioli è in discussione. Trevisani? È il calcio babyTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Stefano Prizio
per Firenzeviola.it

Psicodramma viola, Pioli è in discussione. Trevisani? È il calcio baby

Dopo la sconfitta patita dai viola col Como la situazione è grave e seria, girando e rigirando l’adagio celeberrimo di Flaiano, infatti con due soli punti in classifica e la vittoria che ancora non è arrivata, parole come ambizione e ancor peggio Europa che conta suonano già un po’ fesse e l’estate è finita da appena poche ore.

Lo psicodramma Fiorentina si caratterizza di un’evidente prematurità e della consueta amarezza di fondo di un ambiente che da tempo non vive una gioia, la dieta americana è infatti ferrea e non concede piaceri ai sensi, un’astinenza che non ci renderà santi, ma solo infelici.

Le impressioni di settembre ci forniscono la foto di un allenatore in confusione, il normalizzatore Pioli, da qualche parte annunciato con l’enfasi di un papa, dà la pessima impressione di averci capito pochino, non a caso tutte le certezze su cui la sua Fiorentina ha lavorato durante l’estate, sono già cadute alle prime piogge autunnali e i rimedi che lo Stefano d’Arabia ha proposto come  il 4- 4-2 oltre a cozzare con le linee del mercato concluso da non più di una manciata di giorni, come l’assenza di esterni, semplicemente, tristemente e fatalmente non funzionano e sono destinati a tramontare nello spazio di una partita, senza contare che i giocatori viola stentano anche sul piano fisico e infatti corrono poco e male.

Se fino a qualche settimana fa dicevamo prudentemente che era presto per dare giudizi precisi, adesso, dopo quattro giornate di campionato deludenti e con pochissimo di buono a cui attaccarsi, anche se non è forse ancora corretto dare quei famosi giudizi definitivi, è almeno lecito parlare di pessime impressioni. Il mercato non ci ha mai convinto del tutto, infatti al momento dei voti ci siamo tenuti sulla sufficienza, un sei striminzito per intendersi, evitando di accodarci al vento dell’entusiasmo che ha obnubilato le valutazioni di alcuni sanfedisti.

La squadra manca di un uomo decisivo a metà campo che in sede di mercato si è scelto di non comprare andando ad investire le risorse ovunque tranne dove andava fatto. Il risultato è una squadra slegata, apatica e priva anche di mordente, come è del tutto assente la fantomatica mano di Pioli, quel tecnico che paragonare adesso, come pur qualcuno fece, al Ranieri che l’anno scorso fece felice la Roma pare francamente ridicolo.

L’allenatore viola è già in discussione, sebbene per ora solo nelle chiacchiere oziose dei giornalisti e dei tifosi, il club infatti non pare porsi problemi, del resto l’ipotesi di gravarsi di un eventuale secondo contratto di allenatore non viene al momento presa in considerazione, ancora una volta sono quindi le logiche economiche a prevalere su quelle tecniche, insomma confermo senza dubbi il tecnico non già perchè sia convinto che possa tirare fuori presto la squadra dalle secche, ma perchè cambiarlo mi costerebbe troppo, la negazione in termini di ogni principio di ambizione ed interesse sportivo per la squadra. Intanto Commisso gravita al largo della città e dal suo buen retiro americano evita persino di farsi sentire, quando invece aveva dichiarato a luglio:’ torno a settembre’, meglio sarebbe stato  aggiungesse un ‘ forse’ così da poter avere sempre ragione. 

Ma di fatto senza Commisso la situazione resterà bloccata qualunque cosa accada.

Pioli e la squadra dovranno affrontare serenamente, per quanto possibile, le prossime partite ad iniziare da quella a Pisa che assume caratteri torvi e insidiosi, infatti l’ambiente pretende una vittoria, un obbligo tutt’altro che facile per una squadra che non ha ancora raccolto il punteggio pieno, e la società farebbe bene a star vicina al suo allenatore (se crede in lui).

Intanto l’etere mediatico s’affolla d’opinioni, compreso questo nostro scritto, nelle ultime ore ha suscitato reazioni quella del noto e bravo giornalista Riccardo Trevisani. Trevisani l’ha messa giù piatta nei confronti dell’ambiente viola motteggiando l’arroganza dei tifosi viola i quali si sentirebbero più bravi di Italiano, Palladino e Pioli, dipoi il giornalista si è avventurato in un’analisi personale sempre molto tranchant chiamando in causa persino i bacini d’utenza:’ i tifosi viola vivono l’idea di essere la squadra più interessante’, invece la Fiorentina si segue solo a Firenze, afferma infine con certezza.

Con rispetto e simpatia per il collega proviamo a rispondere: posto che la Fiorentina si segua solo in città non è vero, come sa chiunque si sia occupato professionalmente della squadra viola. Ci pare che si possa dire serenamente che  la piazza viola soffra di una spiccata quota di snobismo, Ma Trevisani parla di ascolti televisivi e quindi di bacini di utenza sostenendo l’ovvietà che le grandi squadre abbiano più tifosi i quali consumano più calcio a pagamento in tv, quel che omette tuttavia è che i bacini d’utenza non sono eterni e immutabili, questi variano e anche di molto in base alla presenza di campioni in una squadra e in base alle vittorie, è noto come le generazioni che hanno vissuto la propria fanciullezza a cavallo dei due scudetti viola  abbiano sviluppato una sincera passione per la Fiorentina anche se nelle loro vite hanno risieduto molto lontano da Firenze e la legge d’innamoramento calcistico vale per qualunque altra squadra, si immagini ad esempio quanti tifosi nuovi può aver guadagnato un Napoli che negli ultimi anni ha acquistato grandi campioni ed ha vinto molto. 

In ultimo, sul fatto che un tifoso si senta più bravo di Italiano Palladino e Pioli, ebbene è curioso che un giornalista che si occupa di calcio da molti anni nella nazione dove tutti si sentono commissari tecnici se ne stupisca, proprio Trevisani che è romano poi e viene dalla città dove tutti i cittadini si sentono e affermano con forza di essere più bravi degli allenatori e tutto moltiplicato per due poichè due sono le tifoserie, a Trevisani Humphrey Bogart  banalmente direbbe:’è il calcio baby’.