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tmw / fiorentina / L'editoriale
Pioli deve fare di più, ma i giocatori? La sensazione è che tanti stiano dando poco. Dimostrino che non sono sopravvalutati. Gud e Dodo emblema di ciò che non vaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Mario Tenerani
per Firenzeviola.it

Pioli deve fare di più, ma i giocatori? La sensazione è che tanti stiano dando poco. Dimostrino che non sono sopravvalutati. Gud e Dodo emblema di ciò che non va

Non è possibile che questa squadra abbia 3 punti in 5 partite. Non è possibile che non abbia mai vinto in campionato. Non è possibile che a Pisa abbia perso tanti duelli e sofferto l’aggressività di una formazione non eccelsa anche se ben diretta da Gilardino. Non è possibile nulla in questo periodo. Si fa fatica a giudicare la Fiorentina perché quello che vediamo sul campo non corrisponde al valore teorico dei viola. Eppure è così. 

A Pisa qualche piccolo segnale si è visto. Quale? La maggiore fluidità nell’arrivare al tiro, la Fiorentina ha creato un po’ di più. Senza esagerare, sia chiaro. Ma rispetto a taluni prestazioni scialbe, un sussulto lo abbiamo notato. Fermiamoci qui. Anche perché il Pisa è andato meglio dei viola. Con identità, aggressività, furore agonistico e due legni colpiti. Più due decisioni arbitrali che all’Arena hanno scatenato proteste. Anche se francamente sul gol di Meister si scorge un tocco col polso sinistro e poi di avambraccio destro del centravanti nerazzurro: corretto annullare. E sull’episodio del rigore non concesso, il tiro di Bonfanti che finisce sul braccio di Pongracic è scoccato da distanza molto ravvicinata. Chiudiamola così: stavolta è andata bene alla Fiorentina perché le decisioni in altri contesti potevano essere diverse. 

Cos’ha la Fiorentina? E’ difficile da comprendere. Perché gli errori si manifestano in difesa, a centrocampo e in attacco. Distrazioni, cali di attenzione, sbagli che lasciano perplessi. Probabilmente l’astinenza da vittoria sta causando pressioni psicologiche. Ci sta. Ma la Fiorentina pare anche più lenta degli avversari, meno convinta. Pioli ha detto che manca poco a vedere la vera Fiorentina. Ma quel poco è tanto… 

Dove sta la verità? Pioli, in quanto allenatore, ha le proprie responsabilità e infatti per primo ha fatto autocritica, ma poi ha aggiunto: “Tutti dobbiamo dare di più…”. Già, perché i giocatori stanno rendendo meno o molto meno del previsto. Sono pochissimi quelli che lanciano ora messaggi di speranza. 

Dodò e Gudmundsson sono l’emblema della negatività del momento. Il brasiliano anche a Pisa è andato nettamente al di sotto della sufficienza, ha commesso diversi svarioni. L’islandese, invocato da molti come titolare fisso - anche da chi scrive - ancora una volta ha firmato una partita anonima. Ma si può? Uno con quei mezzi… Quando ha puntato Canestrelli, quest’ultimo con la leggerezza di una partita tra ragazzi, gli ha portato via il pallone. E’ possibile? E allora: il vero Gudmundsson è quello di Genova oppure quel periodo lì è stato un caso?  

Si può andare avanti con Fagioli che era in panchina, ecco appunto: uno con quel talento se finisce ai margini significa che sta dando pochissimo altrimenti Pioli che interesse avrebbe a rinunciare a quel potenziale. Nicolussi Caviglia aveva cominciato discretamente e pure lui è scivolato nella normalità che non sposta nulla. Pongracic alterna ottime giocate a pause intermittenti. Pablo Mari’ ci ha messo impegno, ma pure lui a Pisa è incappato in qualche errore. 

In attacco? Kean non è quello dello scorso anno, per adesso. Non è da lui farsi beccare così tanto in fuorigioco e spesso si mette in proprio per concludere in porta, abbandonando il dialogo con gli altri. Magari basterà un attimo per riaccenderlo, ma ora manca la sua scintilla. 

Piccoli non è ancora riuscito a incidere e Dzeko fa quel che può. Pure Gosens, una colonna di questa formazione, è meno scintillante. La lista volendo sarebbe più lunga. E’ servita come esempio per spiegare che i singoli stanno latitando. Sta a loro dimostrare che hanno tanto valore e non sono sopravvalutati, come qualcuno prova ad insinuare…