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Più leggero e incisivo. Gudmundsson, buon impatto con Vanoli: che sia l'alba di un nuovo inizioTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:00Copertina
di Ludovico Mauro
per Firenzeviola.it
fonte dati forniti da Sofascore

Più leggero e incisivo. Gudmundsson, buon impatto con Vanoli: che sia l'alba di un nuovo inizio

Timida, flebile, luce in fondo al tunnel. È quella che si intravede per la Fiorentina, uscita dal Ferraris con un pareggio che non lascia l’amaro in bocca, se pur ci sia stata anche l’occasione di vincere dopo essere andati avanti nel punteggio. Ma tutto sommato, la scontro salvezza si è chiuso con una (due, per correttezza) squadra che ha messo in mostra almeno una prestazione battagliera, col coltello tra i denti, quella di chi vuole salvarsi. L’hanno sottolineata tutti, anche i giornali odierni, ma nella gara da elmetto andata in scena a Marassi, si è intravisto anche qualche piccolo segnale di gioco.

Buon impatto con Vanoli
La Fiorentina veniva da dieci giornate, ma più generale tre e rotti mesi, in cui mai si era vista propositiva nella sua idea di calcio. La squadra di Pioli era parsa continuamente in confusione, senza una linea tecnico-tattica da seguire, sempre in balia dell’avversario. Invece la prima Viola targata Vanoli ha mostrato anche qualche timido sussulto a livello di gioco. Certo, niente di trascendentale, ma qualche spunto si è visto. Alcune trame di gioco la Fiorentina le ha messe insieme, e molte delle quali sono passate dai piedi di Albert Gudmundsson, forse l’uomo più atteso del match.

Numeri e atteggiamento incoraggiante
L’ex di turno ha fatto intravedere di che pasta è fatto e di cosa è capace. Glaciale dal dischetto in un momento di fischi assordanti, un buon assist non sfruttato da Piccoli nel primo tempo, 30 tocchi del pallone (molti di più delle precedenti partite) e 86% dei passaggi precisi, di cui il 70% nella metà campo avversaria. E, più in generale, un linguaggio del corpo più naturale, più tranquillo, di chi sta in campo con più leggerezza e lucidità rispetto a prima. Non a caso, tante giocate sono venute con semplicità e in armonia coi compagni. Probabilmente la miglior prestazione in stagione, alla vigilia assolutamente non scontata visto il momento sia della squadra che personale - era rientrato a Firenze appena due giorni prima, dopo essere stato in Islanda per il processo giudiziario -. Ovviamente il Gudmundsson di ieri è ancora poco per quel che si aspetta il club, ma se l’appuntamento di fronte agli ex tifosi doveva essere quello del voltar pagina, di sicuro non c’è stato un cattivo risultato.