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La confusione di dire di no a un'offerta milionaria dall'Arabia: Comuzzo chiamato alla svolta
"Pietro sta bene, ha vissuto 2-3 giorni con un po' di testa confusa ma è un ragazzo serio, applicato e felice di essere rimasto qua". Stefano Pioli, tecnico della Fiorentina, nei giorni scorsi aveva parlato così dell'estate di Comuzzo, finito al centro delle cronache del mercato per gli interessamenti dall'Arabia - con offerte da circa 40 milioni inclusi bonus - e poi dell'Atalanta. "Lo vedo sempre più determinato e lo considero una certezza. Difesa a zona? Contro il Cagliari abbiamo sbagliato ma sono cose che ad inizio percorso possono succedere".
È probabile che l'inizio balbettante del difensore sia una scossa di assestamento dopo le tante pagine scritte sui giornali su di lui. Con un sostituto già pronto (Lindelof) e la reale possibilità di salutare, con la decisione di restare in Serie A e giocare un altro anno in viola. Dal lato proposte era più o meno successa la stessa cosa in inverno, quando il Napoli aveva messo sul piatto 35 milioni di euro per portarlo alla corte di Antonio Conte, salvo poi desistere perché la Fiorentina non aveva intenzione di cederlo nel corso della stagione.
A gennaio la situazione potrà cambiare? Certamente Comuzzo avrà più esperienza nel gestire una finestra trasferimenti che potrebbe portarlo a cambiare aria, ma paradossalmente è più probabile succeda se dovesse migliorare le proprie prestazioni. Nessuno attualmente ne discute le qualità, ma l'impatto psicologico è determinante per un calciatore, soprattutto se chiamato a esprimersi ai massimi livelli. Da quel punto di vista è capitato (più) di qualcosa e c'è la necessità di un recupero.
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