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Biraghi ferito dai tifosi del West Ham, 3-0 a tavolino? Ecco cosa dice il regolamento
Tra i temi predominanti della finale di Conference League disputata ieri sera a Praga tra Fiorentina e West Ham c'è purtroppo l'episodio del lancio di oggetti dal settore riservato ai tifosi inglesi che ha causato una vistosa ferita alla testa al capitano viola Biraghi. Un gesto che nel passato ha comportato sanzioni ben più pesanti rispetto all'interruzione di qualche minuto andata in scena, giusto il tempo necessario per permettere i soccorsi e il bendaggio al giocatore: nel frattempo i regolamenti sono cambiati, ma c'è possibilità che la partita, e quindi la vittoria finale, vengano riassegnati a tavolino? Vediamo le regole.
Il ventaglio di possibilità è ampio e il provvedimento è tutt'altro che scontato. Partiamo da un punto fermo: l'eventuale decisione, comunque, non spetterebbe all'arbitro del match, lo spagnolo Del Cerro Grande bensì nel caso alla Commissione Disciplinare UEFA. Al punto 2 dell'articolo 16 nel Disciplinary Regulations UEFA, tra le casistiche che possono portare all'individuazione della responsabilità di associazioni e club per comportamenti dei propri tifosi viene individuato anche "il lancio di oggetti che possano mettere in pericolo l'integrità fisica di altri presenti alla partita o pregiudicare lo svolgimento di essa". In particolare poi si fa riferimento a situazioni in cui il direttore di gara sia impossibilitato a far riprendere il gioco.
Non è perciò quanto accaduto ieri sera a Praga: in maniera amara, viene da sottolineare come un'eventuale accentuazione da parte di Biraghi del colpo ricevuto, per quanto vada contro l'etica e lo spirito dello sport, avrebbe restituito maggior giustizia rispetto alla gravità del fatto. Il West Ham, per così dire, dovrebbe cavarsela soltanto con una pesante sanzione economica e/o la squalifica del campo per un numero di partite della prossima Europa League, in cui gli inglesi andranno da teste di serie grazie al successo di ieri.
Il ventaglio di possibilità è ampio e il provvedimento è tutt'altro che scontato. Partiamo da un punto fermo: l'eventuale decisione, comunque, non spetterebbe all'arbitro del match, lo spagnolo Del Cerro Grande bensì nel caso alla Commissione Disciplinare UEFA. Al punto 2 dell'articolo 16 nel Disciplinary Regulations UEFA, tra le casistiche che possono portare all'individuazione della responsabilità di associazioni e club per comportamenti dei propri tifosi viene individuato anche "il lancio di oggetti che possano mettere in pericolo l'integrità fisica di altri presenti alla partita o pregiudicare lo svolgimento di essa". In particolare poi si fa riferimento a situazioni in cui il direttore di gara sia impossibilitato a far riprendere il gioco.
Non è perciò quanto accaduto ieri sera a Praga: in maniera amara, viene da sottolineare come un'eventuale accentuazione da parte di Biraghi del colpo ricevuto, per quanto vada contro l'etica e lo spirito dello sport, avrebbe restituito maggior giustizia rispetto alla gravità del fatto. Il West Ham, per così dire, dovrebbe cavarsela soltanto con una pesante sanzione economica e/o la squalifica del campo per un numero di partite della prossima Europa League, in cui gli inglesi andranno da teste di serie grazie al successo di ieri.
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