Novakovich non riesce ancora ad incidere (e la polvere della clessidra scorre)

In casa giallazzurra tiene banco la questione legata al nuovo acquisto Andrija Novakovich. Arrivato in estate dal Reading, squadra che nella passata stagione chiuse al 20° posto della Serie B inglese, l'americano (con origini serbe) non ha ancora lasciato un segno tangibile con addosso la casacca del Frosinone Calcio. I suoi estimatori lo descrivono come un calciatore duttile, capace di giocare al centro dell'attacco ma anche in posizione di esterno; in Ciociaria il ragazzo è stato impiegato come prima o seconda punta, ma più di una volta c'è stato qualcosa di non convincente nelle sue partite. In fin dei conti, ne ha giocate molte. Ben quindici le sue apparizioni sul terreno di gioco, infatti.

Trascendendo, però, dal pomeriggio contro l'Empoli (unica giornata di gloria della sua stagione), Novakovich ha faticato eccome: le prime gare opache erano giustificabili dall'ambientamento in Italia, anche se adesso il tempo scorre e non è più possibile perdonare nulla a una squadra che punta alla promozione in Serie A. Contro il Pisa, la stessa pellicola a cui abbiamo assistito nel resto del girone d'andata: entra per dare la scossa, ma si vede decisamente poco. Ha confermato, in questo avvio di annata sportiva, di avere buone qualità; che dimostri, ora, di sapersi incastrare nei meccanismi della squadra e prendere le sue responsabilità.