Frosinone e il coraggio delle idee: il valore della rosa cresce, il focus

Consapevolezza e stupore per aver disputato un girone d’andata strepitoso, ma anche tanta fiducia con l’obiettivo di riprendere forte senza porsi limiti. In casa Frosinone la fotografia interiore del momento tende ad orientarsi su questi binari, come facilmente comprensibile. La portata del cammino compiuto dai giallazzurri, però, non può essere rappresentata con toni semplicistici. Il campo ha parlato ai più, ma è altrettanto importante sottolineare che i numeri collezionati dalla truppa di Grosso siano diventati realtà nel bel mezzo di un percorso fondato su idee e programmazione. Con un’unica stella polare: la valorizzazione del talento mediante un calcio propositivo e sostenibile.

IL DATO - E la formazione ciociara sta fornendo risposte incredibili, ribaltando anche i pronostici degli scettici. Lo sta attuando con una squadra giovanissima - la più “verde” della B con un’età media complessiva di 24,1 che diventa di 24,8 a partita - che non si accontenta mai, nel solco di un andamento focalizzato sullo sviluppo delle potenzialità tecniche attraverso una proposta moderna e offensiva. Crescere sul campo, fino a raggiungere il massimo obiettivo possibile nonostante una concorrenza che definire “paurosa” sarebbe riduttivo. A confermare il tutto c’è la rilevazione fatta dal sito specializzato Transfermarkt. E le sorprese, quando entrano in gioco i numeri, con il Leone sono sempre dietro l’angolo.

LA CRESCITA - Da agosto ad oggi, il club presieduto da Maurizio Stirpe ha registrato un incremento incredibile. Il dato è rilevante: crescita del 78% per valore di rosa generale, con un vdm attuale del gruppo che si attesta a 27,38 milioni. In pratica, gran parte dei giocatori canarini hanno visto aumentare la loro valutazione. Il riferimento va sia ai calciatori arrivati in prestito (Turati, Mulattieri e Kone se la comandano) che a quelli di proprietà come Boloca, Oyono e Caso passando per Rohdén e Garritano. Per alcuni di questi, forse, i valori sono anche sottostimati rispetto al pensiero della dirigenza. È certamente il caso di Oyono che, ad esempio, è prezzato 400mila€ ma in realtà valutato ben diversamente.

Ad ogni modo, si tratta di elementi che confermano il grande lavoro svolto dal direttore, Guido Angelozzi, insieme al suo staff in sede di mercato e dall’allenatore, Fabio Grosso, sul campo. Volti identificativi di un Frosinone che adesso punta il Modena e vuole ripartire più carico che mai.