Il centravanti di Spalletti grazie al lavoro di Mancini. Il Genoa sogna, Retegui come i grandi

Il centravanti italiano più informa del calcio italiano è senza dubbio alcuno Mateo Retegui. Che deve questa straordinaria esplosione a due persone: il primo è chiaramente Mateo Retegui stesso, perché il classe '99 di San Fernando con la squadra dove è nato e cresciuto, il Boca Juniors, ha giocato una sola partita. Alla Bombonera, subentrando a Carlos Tevez, dando l'idea che fosse arrivato l'inizio di una carriera luminosa con gli Xeneizes. Invece iniziano i prestiti: Estudiantes, Talleres, gare sì ma gol pochi. Poi nel gennaio del 2002 va al Tigre e lì inizia a far quello che non ha mai smesso di fare. Segnare.

Esploso grazie a... Mancini
A renderlo celebre in Italia è Roberto Mancini che nella sua ricerca di giocatori, nel suo scandagliare il mondo tra italiani, naturalizzabili, oriundi e alternative a Ciro Immobile per dar vita a un attacco con le polveri bagnate, prima lo preconvoca e poi non lo toglie più dagli azzurri. Così per Retegui scatta la corsa in Serie A: il passaporto italiano chiaramente ingolosisce molti, l'Inter si incontra pure con padre ed entourage provando a chiudere il colpo ma poi a sorpresa s'inserisce il Genoa. E lo porta a casa come super acquisto d'estate.

Numeri da record
Tre reti in Serie A, doppietta in Coppa Italia, Retegui è già idolo e riferimento per la Genova rossoblù. 777 Partners ha investito tanto per prenderlo ma sta ripagando a suon di reti l'investimento. Non solo: l'italo-argentino ha raggiunto un traguardo "lusinghiero": tra i debuttanti in Serie A con la maglia rossoblù, è il terzo ad aver realizzato almeno 3 gol nei primi 6 match stagionali nell'era dei tre punti a vittoria. Gli altri due, riporta Opta, sono stati Krzysztof Piatek nel 2018 e Diego Milito nel 2008.