
Lazio, l'emergenza riporta all'antico: ipotesi 4-2-3-1 per Sarri
L'emergenza riavvolge il nastro di qualche mese e riporta la Lazio al vecchio 4-2-3-1. Questa è l'idea che filtra da Formello a tre giorni dalla sfida di Marassi contro il Genoa che chiuderà la quinta giornata della Serie A. Un'opzione che sarà valutata ancora meglio in questi giorni da Maurizio Sarri, che deve fare i conti con l'emergenza a centrocampo tra infortuni e squalifiche. Con il solo Cataldi a disposizione e in lista Serie A, la prima ipotesi è quella di reintegrare Toma Basic in lista con il sacrificio dell'infortunato Lazzari così da poter affiancare il croato al centrocampista romano. Con loro si formerebbe la cerniera in mediana, con poi eventualmente in panchina solo Primavera per coprire ulteriori emergenze. Un'esigenza che obbliga Sarri a cambiare qualcosa, con l'ipotesi 4-3-3 che verrebbe portata avanti solo in caso di spostamento di Zaccagni nel ruolo di mezzala.
Lazio, le possibili soluzioni con il 4-2-3-1
A Genova la Lazio deve fare punti, il come poco importa. Una vittoria e tre sconfitte in quattro giornate con tre partite senza segnare sono un bottino troppo magro e presentarsi a Marassi in piena emergenza di certo non aiuta. Un risultato positivo contro la squadra di Vieira riaprirebbe l'insopportabile e ingestibile dibattito sul sistema di gioco, come se i problemi degli ultimi 18 mesi della Lazio fossero i moduli. Sarebbe comunque una versione del 4-2-3-1 diversa rispetto a quella di Baroni, visto che Sarri non opterà per il doppio centravanti. Dia ha deluso nel derby e partirà dalla panchina, alle spalle di Castellanos si muoverebbe Pedro in caso di cambio di modulo con Zaccagni a sinistra. Un dubbio a destra, dove potrebbe tornare Cancellieri dall'inizio o potrebbe avere una chance da titolare Isaksen, fermo allo scampolo di partita giocato contro il Sassuolo e recuperato ormai dalla mononucleosi che lo ha colpito a inizio ritiro estivo.
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