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Hellas Verona, Zanetti: "Nessuno qui è un fenomeno, serve giocare di squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 17:00Serie A
di Niccolò Righi

Hellas Verona, Zanetti: "Nessuno qui è un fenomeno, serve giocare di squadra"

Dopo il tracollo subito al Bentegodi contro il Cagliari nella scorsa giornata di campionato, con i rossoblù corsari per 2-0, il tecnico dell'Hellas Verona Paolo Zanetti cerca di cambiare marcia e mettere a segno gli ultimi punti per una salvezza tranquilla. Queste le sue parole pronunciate in conferenza stampa alla vigilia della sfida al Meazza contro l'Inter: "Da chi mi aspetto di più? Fenomeni in questa squadra non ce ne sono, né in panchina, né in campo. Siamo una squadra che deve metterci tutto, sempre. So bene chi siamo, né Mosquera, né Sarr, né Tengstedt possono risolvere le cose da soli. Devono fare di più, cercando di aver coraggio. Suslov ha fatto zero gol, ma lui per esempio ci prova sempre. Tirando molto in porta. Dobbiamo avere ora una grande reazione, senza perdere fiducia in questo gruppo, che ha accumulato 7 punti sul terz'ultimo posto, sarebbe un grosso errore".

Di cosa hai parlato con la squadra dopo una prestazione desolante?
"Il lato psicologico è prendere coscienza di quanto fatto di negativo, senza dimenticare le cose positive fatte fino a qui. La squadra è giovane, inesperta, nel gestire le emozioni in particolare. Poi abbiamo fatto errori individuali che abbiamo pagato a caro prezzo, tornando ad un aspetto che non si vedeva da un po'. Ho cercato di isolare la squadra dalla negatività che ora, giustamente, ci circonda. Torniamo umili sul nostro obiettivo".


Questa nuova pressione e negatività può essere uno stimolo domani per avere la giusta concentrazione, dopo un periodo in cui si parlava del Verona come se fosse già salvo?
"Si parlava del Verona come se fosse già salvo, ma avevamo gli stessi punti di distanza che abbiamo oggi. Quello che sposta i giudizi oggi è una prestazione negativa. La verità è che avevamo bisogno di una vittoria per essere già salvi oggi. Questo porta a sentimenti negativi che ci stanno tutti, ma che non devono trasformarsi in paura. L'unica paura che ho è che la squadra possa avere paura di non farcela. Non dobbiamo pensare che le perderemo tutte e che le altre le vinceranno tutte. Siamo in una piazza meravigliosa che merita tantissimo".

QUI l'intervista completa.