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L'addio e le lacrime di Luis Suarez. "Non me lo aspettavo così. Fa male, ma devo accettarlo"

L'addio e le lacrime di Luis Suarez. "Non me lo aspettavo così. Fa male, ma devo accettarlo"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 25 settembre 2020, 00:34I fatti del giorno
di Marco Conterio

Lunga conferenza stampa d'addio di Luis Suarez al Barcellona. L'uruguaiano è un nuovo giocatore dell'Atletico Madrid di Diego Simeone e si è congedato così dai catalani. "E' difficilissimo per me. Sarò sempre grato al club per come mi ha trattato. Lascio qua tanti amici... Ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre supportato, se ne va un essere umano con sentimenti profondi. E' bello che i miei figli mi abbiano visto segnare tanti gol e vincere tanti trofei al fianco del migliore della storia. Questo mi resterà per sempre. Ringrazio i tifosi, lo staff... Avrete per sempre un tifoso in più, ovunque sarò".

Cosa mi resta dell'esperienza blaugrana? "Giocare qua è un sogno, un sogno che ho realizzato. Il giorno in cui sono arrivato non me lo sarei mai immaginato. Sono orgoglioso di ciò che ho fatto e soddisfatto per questi 6 anni spettacolari".

Qual è il miglior momento dei sei anni blaugrana? "Ho vissuto tanti momenti da ricordare, così come qualche momento brutto. Penso alla prima Liga, la Champions, ho giocato con giocatori meravigliosi che prima avevo visto solo alla Playstation. Il fatto che ci sia qua la mia famiglia insieme ai miei compagni è meraviglioso".

Se mi aspettavo un addio così? "No, ma ora mi sento solo orgoglioso dei miei 6 anni al club. Oramai ho accettato queste decisioni, ora cercherò di godermi al massimo la nuova avventura".

L'ultimo mese e il mio rapporto con Messi? "Sono state dette tante cose, alcune non vere. Io ho sempre cercato di restare in disparte. Messi? Tutti conoscono il rapporto che ho con Leo. Il tempo che abbiamo condiviso al Barça abbiamo sempre cercato di fare il meglio e di aiutare la squadra. E mi ripeto: sono orgoglioso di quanto fatto".

Come mi sento fisicamente? "Mi sento pronto per rendere ancora al massimo livello, ho tanta voglia di far bene. Me ne vado così come vedete, ora mi aspetta questa nuova tappa e voglio solo continuare ai livelli di questi anni".

Che sensazioni provo? "Me ne vado con la sensazione di aver rispettato le aspettative. Essere il terzo marcatore della storia non è un obiettivo semplice da raggiungere...".

Se mi aspettavo la chiamata di Koeman? "Quando mi ha chiamato Koeman già sapevo, mi era già stato comunicato l'addio. Poi avevo un contratto e quindi ho continuato ad allenarmi, in attesa della nuova sistemazione. Ho semplicemente accettato la decisione, anche se l'allenatore non contava più su di me".

Com'è nata l'idea Atletico Madrid? "Quando il Barça mi ha detto che non contava più su di me ho ricevuto molte chiamate. Ma io mi sentivo in grado di andare in una squadra che potesse competere al massimo livello. E così siamo arrivati ad un accordo con l'Atletico".

Se immagino il mio ritorno da avversario al Camp Nou? "Arrivo con voglia e ambizione, mi piace questa nuova sfida. Ognuno farà il massimo per difendere la propria squadra, sarà bello comunque".

Cosa penso del nuovo Barça? "Cambiano le dinamiche ogni anno a inizio stagione, quest'anno ci sono tanti giovani e la squadra ha molte più alternative. Mi aspetto un grande anno da parte del Barcellona".

Se ho rimpianti? "Io sono autocritico. Gli errori che abbiamo commesso in Champions li abbiamo visti tutti... Siamo professionisti, impariamo da tutte queste situazioni. Ma io non mi rimprovero niente".

Come ho vissuto l'addio al Barça? "Ognuno ha il proprio momento e quando il club ti dice che non fai più parte del progetto devi accettarlo. Ovviamente fa male, ma è calcio e devi accettarlo".

Perché l'Atletico? Ho parlato con gli uruguaiani? "Ho parlato con tanti, anche con Godin e Griezmann. Me ne vado in una squadra molto competitiva, una squadra che lotta per la Liga e in Champions. Una squadra ambiziosa, io cercherò di farla crescere per vincere altri trofei".

Mi ha chiamato il San Lorenzo? Cosa mi ha consigliato Messi? "Dal San Lorenzo non è arrivata una proposta... Leo sa cosa penso e io so cosa pensa lui".

Ho qualcosa da dire al club? "Oggi è il giorno del mio addio, voglio solo pensare a questo per rispetto dei gol segnati e di tutti i trofei vinti".

Chi ha preso la decisione di rinunciare a me? "Uno non sa mai quello che può succedere... Da tempo si parlava dei giocatori che potevano partire. Quando mi ha chiamato Koeman lo avevo già capito e lo avevo già accettato".

Cosa dico ai tifosi? "Sono grato per l'appoggio che mi hanno sempre dato. Per me sono stati fondamentali. So che tante gente è dispiaciuta per il modo in cui me ne sto andando, ma io non voglio togliere niente ai 6 anni che ho vissuto qua".

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