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Leonardo attacca il calcio tedesco ma ha torto: i giovani fanno bene a scegliere la Bundes

Leonardo attacca il calcio tedesco ma ha torto: i giovani fanno bene a scegliere la BundesTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
venerdì 17 luglio 2020, 15:23Il corsivo
di Marco Conterio

Leonardo, direttore del Paris Saint-Germain, attacca frontalmente il calcio tedesco. In un'intervista a Le Parisien spiega che "serve proteggere il calcio francese" perché "Bayern Monaco, Lipsia e Borussia Dortmund stanno acquistando sempre più giovani giocatori francesi. Sono un pericolo per il settore giovanile: chiamano genitori, amici, familiari, facendo girare la testa a giocatori di 15-16 anni. Forse dovremmo cambiare le regole per proteggere i club francesi".

La pesca intelligente delle tedesche La domanda è lecita. Cosa dovrebbe scegliere di fare il giovane talento, nello specifico Tanguy Kouassi che ha optato per il Bayern Monaco oppure Jude Bellingham che è andato dal Birmingham al Borussia Dortmund? Giocare da protagonista giovanissimo ad alto livello o svernare all'ombra dei senatori? Loro. Oppure Ibrahima Konate, via dal Sochaux per andare al Lipsia per 300mila euro. O anche Dayot Upamecano che dal Valenciennes scelse Salisburgo e dunque poi i bibitari. In Germania tutti, di fatto, hanno avuto un ruolo da protagonista: basti pensare a Dan-Axel Zagadou, che al PSG gravitava nel settore giovanile e che in questa stagione ha fatto quindici presenze a Dortmund, preso per poche centinaia di migliaia di euro tre anni fa. Il Paris ha perso anche Christopher Nkunku, ora perno della mediana dei bibitari che dietro hanno preso dal Montpellier il centrale Nordi Mukiele.

Non solo le big Il punto è che le tedesche sanno lavorare e pescare bene: nel 2018, per esempio, l'Eintracht è stato più rapido di tutti a prendere Evan N'Dicka dall'Auxerre. Il Borussia Monchengladbach lo ha fatto con Marcus Thuram, se ragioniamo di big. Ma già qualche anno indietro lo Stoccarda prese l'allora ventenne Benjamin Pavard dal Lille, poi campionissimo con la Nazionale e ora in Baviera al Monaco. Il Wolfsburg ha fatto esordire in questa stagione il talento preso dallo Strasburgo, senza presenze tra i pro in Francia, Mamoudou Karamoko, il gladbach, proprio dal PSG, ha preso Mamadou Doucouré che hanno venduto anche Moussa Diaby al Leverkusen.

Il problema del PSG... E' il PSG Ha ragione Leonardo? No, perché in Germania promettono e spesso mantengono. Tutti questi fatti sono esempi di giocatori che poi si sono imposti in Bundesliga o che sembrano in odor di poterlo fare a breve. Il problema del Paris è che ha perso anche Adil Aouchiche, campioncino della mediana che pur d'essere protagonista ha detto no al contratto coi capitolini ed è andato al Saint-Etienne. Non ha creduto in Timothy Weah, venduto al Lille. Non ha puntato su Yacine Adli, venduto al Bordeaux. Ha perso Antoine Bernede ma che ha preso il Salisburgo e non certo una corazzata europea. Negli anni passati ha dato via per un solo milione il portiere Mike Maignan al Lille, per questioni economiche ha invece lasciato andar via Adrien Rabiot a parametro zero.

Leonardo ha torto Per questo la questione è chiara. La Bundesliga è la nuova patria dei giovani talenti. Jadon Sancho, Giovanni Reyna, Erling-Haaland sono le icone di un Dortmund che adesso non può non convincere Jude Bellingham a preferire i gialloneri a tutte le altre. Il Lipsia è un progetto che si racconta da solo, il Bayern Monaco ha sempre saputo riconoscere e credere nei giovani senza bisogno d'andare a spendere milioni al vento su nomi ed etichette. Fanno girare la testa ai giovani, ma poi li fanno giocare.

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