Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Maldini è il paravento giusto? Eppure il Milan è peggiorato rispetto all'anno scorso

Maldini è il paravento giusto? Eppure il Milan è peggiorato rispetto all'anno scorsoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 3 marzo 2020, 14:57Il corsivo
di Andrea Losapio

Com'è possibile mantenere Paolo Maldini, bandiera del Milan, all'interno della società che ha esautorato Zvonimir Boban sconfessando anche il lavoro dello stesso Maldini? È la domanda che si stanno facendo da Elliott che, attualmente, ha bisogno di capire quali possono essere i margini di manovra. Perché se è vero che il croato ha praticamente detto addio, con la sua intervista dei giorni scorsi, l'icona del calcio a Milano sponda rossonera continua a essere Maldini, prezioso anche come paravento in alcune situazioni, magari meno gradite. Così l'idea sarebbe quella di un addio morbido, se dovesse essere, senza le forzature già viste con Boban. Non sarà semplice.

DUE ANNI CON MALDINI - Dopo una lunga gestazione, con il suo spirito che aleggiava a ogni estate anche ai tempi della presidenza Berlusconi, nel 2018 Paolo è tornato al suo Milan, pur con compiti lievemente meno importanti rispetto a quelli di quest'anno. Era il braccio destro di Leonardo e, come tale, è entrato nelle varie discussioni. Reina a parametro zero, gli arrivi Caldara-Higuain dalla Juventus, Strinic del post Mondiale, Laxalt e Castillejo, infine Bakayoko in prestito. Il francese era probabilmente l'acquisto migliore fatto ma non è poi stato confermato per una questione di opportunità: costava troppo, sia di cartellino che di ingaggio. Eppure a questo Milan sarebbe servito eccome. Dopo sei mesi gli arrivi di Paquetà, voluto principalmente da Leonardo, e quello di Piatek. Quinto posto con Gattuso.

L'ANNO CON BOBAN - Mandato via Leonardo - che alla fine così male non aveva poi fatto, costruendo una squadra vicina alla Champions League, è arrivato Zorro, direttamente dalla carriera in FIFA. Alcuni sono dei flop come Duarte, Krunic e Leao. Altri si stanno riprendendo come Bennacer e Rebic - autori comunque di un inizio stagione in sordina - i top sono stati Theo Hernandez e Ibrahimovic. Kjaer, Begovic e Saelemaekers per ora sono ingiudicabili, ma lo è la posizione di classifica, a meno dodici dal quarto posto. Qualche errore, insomma, è stato fatto. E, al netto della intervista di Boban, è in atto una demilanizzazione che non è mai successa nel corso della storia recente. Chissà se andrà bene.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile