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31 marzo 1988, Paolo Maldini esordisce in azzurro. Contro una nazione che ora non c'è più

31 marzo 1988, Paolo Maldini esordisce in azzurro. Contro una nazione che ora non c'è piùTUTTO mercato WEB
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domenica 31 marzo 2024, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

Il 31 marzo del 1988, a Spalato, è in programma la partita fra Jugoslavia e Italia. Un'amichevole che non dovrebbe avere nessun senso storico, anche se guardando indietro si può dire che un minimo ce l'abbia. Era un test in vista dell'Europeo 88, vinto poi dall'Olanda di Marco van Basten e Ruud Gullit, ma anche per preparare il Mondiale italiano del 1990. 3-5-2 per l'Italia con Zenga in porta, capitan Bergomi, Baresi e Ferri in difesa, Donadoni e Francini sulle fasce, De Agostini, Gianni e De Napoli in mezzo al campo. Davanti la premiata ditta Vialli-Mancini. La Jugo, fra gli altri, poteva contare su Savicevic, Katanec, Stojkovic e Pancev, futuro nerazzurro.

Il periodo che va dal 1987 al 1992 è un periodo di massimo fermento in Jugoslavia. La morte di Tito nel 1980 era stata superata senza particolari problemi e le varie anime della Jugo sembravano abbastanza calme. Certo, in Bosnia stava emergendo la figura di Slobodan Milosevic, iper nazionalista, situazione che mal combaciava con l'insofferenza del Kosovo, a maggioranza albanese, che manifestava il proprio disappunto per una mancanza di indipendenza nelle scelte politiche. Tutto questo derivava dalla pubblicazione di un memorandum degli intellettuali serbi che volevano un ritorno alla "Grande Serbia", una delle concause per l'inizio della Prima Guerra Mondiale.

Al minuto otto del secondo tempo cambia la storia della nazionale italiana, perché Paolo Maldini fa il suo esordio con la maglietta azzurra, non ancora ventenne. Figlio d'arte, visto che suo padre Cesare è l'allenatore della Nazionale Under21. Il risultato passa in secondo piano: 1-1, gol di Jakovljević e Vialli.

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