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Non è Godot ma gli assomiglia. La Juve, il ritardo sul 9 e il ballo in maschera per il centravanti

Non è Godot ma gli assomiglia. La Juve, il ritardo sul 9 e il ballo in maschera per il centravantiTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 15 settembre 2020, 08:00Il corsivo
di Ivan Cardia

Il celebre personaggio di Beckett è entrato nell'immaginario collettivo dei tifosi bianconeri una ventina di anni fa. L'ha introdotto l'avvocato: per Agnelli, Godot, che nella piece teatrale alla fine non arriva, era Del Piero, bloccato dal grave infortunio che ne ha limitato la carriera. Ma non gli ha impedito di giungere a destinazione. In sede di mercato, Godot è una vera e propria novità: le trattative della Vecchia Signora sono sempre state più che veloci. Veri e propri lampi d'affari e di decisionismo. Persino il colpo del secolo, Cristiano Ronaldo, non è stato una telenovela ma al massimo una serie da poche ed emozionanti puntate. Ecco perché, nell'estate più anomala che il pallone ricordi, le mosse dei bianconeri sul numero 9 stonano con quello a cui siamo abituati. E risalta soprattutto il ritardo di una società che il centravanti l'aveva ma l'ha infiocchettato e spedito oltreoceano (a proposito, quando l'ufficialità?), e in panchina ha Pirlo, fresco di patentino, che un bomber lo vorrebbe per costruirgli addosso la sua Madama. L'occasione Suarez ha ingolosito, ma è sempre stata un percorso a ostacoli: da mero passaggio burocratico, l'esame d'italiano è diventato uno snodo cruciale e fin troppo atteso. E la guerra, calda, dell'uruguaiano col Barcellona non aiuta più di tanto: mentre Vidal fa le valigie, Luis s'allena ancora. È stata una perdita di tempo? A oggi non si può dire, perché resta un canale aperto. Ma si fa improvvisamente più percorribile l'altro, quello che porta da Roma a Torino.

Chi? Edin Dzeko, attaccante che al ballo delle punte danzerebbe volentieri, ma aspetta. Senza che sia stato davvero chiaro, almeno finora, chi bloccasse chi: se la Juve che non affondava per il bosniaco, o Napoli e Roma che non s'accordavano per Arek Milik, suo sostituto più giovane. Ora, quella per vedere il polacco in giallorosso sembra una trattativa in discesa. Con un intrigo di fondo: perché Milik era corteggiato in tempi non sospetti dalla stessa Juventus, e l'aspetterebbe volentieri ancora oggi. Pur se il Pistolero e il cigno di Sarajevo si sono messi fra lui e il bianconero. Tra telenovela e serie tv, all'improvviso ecco la trama di un film di Nolan, in cui alla fine il colpo di scena è d'obbligo. A patto di saper attendere. Oppure, per restare in tema di valzer, mazurche e balli vari o eventuali, sembra tanto un ballo mascherato: il 9 ci sarà, perché Pirlo ne ha bisogno, pur se non lo avrà in tempo per il suo ballo da debuttante contro la Sampdoria. Si tratta solo, dopo una discreta attesa, di capire quale sarà il volto dietro la maschera. Non sarà Godot, anche se gli assomiglierà parecchio. Ma anche questa volta arriverà.

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