
Acerbi, bordata a Spalletti: "Mancato rispetto da chi guida il gruppo, mi faccio da parte"
C'era grande attesa per il comunicato con cui Francesco Acerbi avrebbe spiegato la sua rinuncia alla Nazionale, che non deriva da problemi fisici e (ora lo sappiamo) neppure da un possibile ritiro o dalla delusione post-Champions. Durissima la nota del difensore nerazzurro, che lancia un'autentica bordata contro il ct Luciano Spalletti. Di seguito le sue parole: "Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me.
Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte.
Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct.
Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo".







