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La Russa: "Con Pio Esposito dietro a Lautaro e Thuram l'Inter avrebbe vinto lo scudetto"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 19:08Serie A
di Daniel Uccellieri

La Russa: "Con Pio Esposito dietro a Lautaro e Thuram l'Inter avrebbe vinto lo scudetto"

Intervenuto su Radio Rai Gr Parlamento nel corso della trasmissione 'La Politica nel pallone', il presidente del Senato, Ignazio La Russa ha ampiamente parlato dei temi di attualità del calcio italiano, a partire dalla Nazionale azzurra affidata a Gennaro Gattuso per poi parlare anche sulla sua Inter: "Rivoluzione azzurra? Avrebbero dovuto pensarci prima. Ranieri o Mancini, se fossero stati previsti come piano B, quando era necessario prevedere un piano B, avrebbero accettato. Ma anche lo stesso Mourinho, perché no; del resto abbiamo avuto anche Helenio Herrera come selezionatore. Ma adesso è inutile piangere sul latte versato. Abbiamo scelto Gattuso e quindi viva Gattuso, mi auguro vada bene. L'importante è che poi ci si assuma i meriti del successo, se ci sarà, ma anche le responsabilità di un eventuale insuccesso. Una volta la Nazionale era l'ambizione dei calciatori. In questo calcio che vede girare molti più soldi la Nazionale ha perso appeal. Qui, più che l'allenatore, deve essere il sistema calcio a ridare centralità al valore di indossare la maglia dell'Italia, e non mi pare che questo stia avvenendo".

Se fosse presidente FIGC cosa farebbe?
"Ho già abbastanza guai a essere presidente del Senato… Però la prima cosa che farei è lasciare i club liberi di comprare tutti i giocatori stranieri che vogliono, ma obbligherei a schierare quattro giocatori italiani ad ogni partita. Penso si possa fare. L'Inter, per esempio, ha un Pio Esposito che può darsi che possa diventare un'alternativa ai titolari che gioca in Serie B mentre i nerazzurri avevano riserve che facevano rimpiangere questo ragazzo. Se avesse avuto Pio Esposito dietro Lautaro e Thuram, l'Inter avrebbe vinto lo Scudetto probabilmente. Perché è così. Allora obblighiamo a far giocare questi ragazzi, se tecnicamente possibile".

Andremo ai Mondiali del 2026?
"Non lo so, dipende dalle gare di settembre. Se in una delle partite non dovessimo fare i tre punti, non ci sarebbero più alibi per nessuno. Nelle cose naturali dovremmo arrivare secondi nel girone, poi vedere chi ci tocca negli spareggi. Però siccome siamo abituati a non vincere nemmeno con la Macedonia, allora dobbiamo pensare soprattutto a come sarà l'Italia".

Come sarebbe stato Mourinho CT azzurro?
"Assolutamente perfetto".


Gravina è stato eletto presidente della FIGC col 98% dei voti, possibile che non abbia gli strumenti per cambiare il calcio italiano?
"Bisogna ricordare che più dell 50% delle squadre di Serie A sono di proprietà straniere, il che toglie ogni possibilità di dire che si tratti di entusiasmo e passione; è ormai un fatto di business e questo incide. Ogni scelta ha alla base una motivazione mercantilistica anche se pur essendo uno sport che vive di passione. Quindi quel 98% è figlio di una valutazione che della passione per lo sport ha ben poco. Gravina può fare molto, ma ci vuole molto coraggio. Se uno fa le cose secondo l'onda, allora lo può fare chiunque".

Cosa rimane dell'ultima stagione dell'Inter?
"Innanzitutto dovrebbe rimanere una considerazione: non bisogna essere presuntuosi. Probabilmente, con la squadra che si era palesata in campionato, non bisognava insistere su tutti gli obiettivi. Non avere rinunciato a nulla ci ha fatto arrivare stanchi alla fase cruciale. Nell'ultimo mese abbiamo perso tutto, non vincendo contro Bologna, Roma e Parma e facendo la finale che conosciamo; è stato un ottimo campionato con un finale deludente, che poteva essere evitato se avessimo avuto un po' più di realismo sulle nostre forze. Non era vero che l'Inter aveva due squadre, come ho detto dall'inizio; aveva una squadra che era la migliore del campionato ma la squadra B era buona ma non uguale alla prima. Questo ha inciso".

Poi c'è stato il VAR…
"Sì, ma sono alibi. Il rigore con la Roma c'era e avremmo vinto il campionato, poi il rigore contro la Lazio nasce perché Bisseck ha le braccia di un metro, cosa ci può fare; se avesse avuto un braccio corto non avrebbe toccato il pallone. E abbiamo perso il campionato anche lì. Chivu ha pareggiato contro di noi dimostrando di essere una persona corretta, poi col Napoli Calhanoglu sbaglia l'unico rigore e al ritorno Billing segna il suo unico gol in Italia… Gli episodi ci sono andati contro, ma non puoi governarli. Quello che puoi governare sono gli obiettivi: nessuna colpa perché pure io volevo tutti e tre i trofei, ma a mente fredda dico che abbiamo sbagliato tutti, io per primo".