
Inter, Lautaro ripensa al PSG: "Ci ho messo 6 giorni a parlare. Chivu? Aria fresca"
Il capitano dell'Inter, Lautaro Martinez, ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport per parlare della ripartenza nerazzurra, che inizierà da questa notte e dalla sfida contro il Monterrey.
Per ripartire però, bisogna prima dimenticare quell'ultima partita giocata a Monaco di Baviera (la finale di Champions persa contro il PSG), cosa non facile: "Dobbiamo voltare pagina e non pensare a quello è successo" - le sue parole - "non mi spiego come sia stato possibile perdere in quella maniera un’opportunità così grande". Poi aggiunge: "Ero triste, difficile andare a fondo sui motivi, io ci ho messo 5-6 giorni a parlare, volevo spiegare alla mia gente. Quella notte non ci è riuscito niente e a loro tutto: non siamo stati noi, non siamo stati squadra. È il calcio. E ora però dobbiamo andare avanti, non c’è altra possibilità, anche se nella testa certo resta tutto".
Poi ha detto la sua sull'arrivo di Cristian Chivu sulla panchina: "Ci siamo sentiti al telefono, ancora prima di trovarlo qui. Abbiamo parlato a lungo, mi ha raccontato le sue idee di lavoro. E mi piacciono, mi trova d’accordo, la pensiamo alla stessa maniera. Ho capito e visto in lui la voglia di vincere, è un uomo che la mia stessa mentalità. È importante respirare un po’ di aria fresca. È bello fare cose diverse con il nuovo allenatore, anche se i concetti non sono poi così diversi da Inzaghi".
Per ripartire però, bisogna prima dimenticare quell'ultima partita giocata a Monaco di Baviera (la finale di Champions persa contro il PSG), cosa non facile: "Dobbiamo voltare pagina e non pensare a quello è successo" - le sue parole - "non mi spiego come sia stato possibile perdere in quella maniera un’opportunità così grande". Poi aggiunge: "Ero triste, difficile andare a fondo sui motivi, io ci ho messo 5-6 giorni a parlare, volevo spiegare alla mia gente. Quella notte non ci è riuscito niente e a loro tutto: non siamo stati noi, non siamo stati squadra. È il calcio. E ora però dobbiamo andare avanti, non c’è altra possibilità, anche se nella testa certo resta tutto".
Poi ha detto la sua sull'arrivo di Cristian Chivu sulla panchina: "Ci siamo sentiti al telefono, ancora prima di trovarlo qui. Abbiamo parlato a lungo, mi ha raccontato le sue idee di lavoro. E mi piacciono, mi trova d’accordo, la pensiamo alla stessa maniera. Ho capito e visto in lui la voglia di vincere, è un uomo che la mia stessa mentalità. È importante respirare un po’ di aria fresca. È bello fare cose diverse con il nuovo allenatore, anche se i concetti non sono poi così diversi da Inzaghi".
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