
Inter, Chivu: "Bisogna essere la nostra migliore versione per vincere". E su Pio Esposito...
Intervistato da Mediaset alla vigilia della gara contro gli Urawa Red Diamonds, il tecnico dell'Inter Cristian Chivu ha dichiarato: "È una fase a gironi e bisogna fare punti per finire nelle prime due e per passare il turno, che è il nostro obiettivo. La prima è stata un pareggio, ne mancano due e questa è la più importante. Bisogna fare di tutto ed essere la nostra migliore versione per portarla a casa".
Uno degli aspetti che più preoccupa è lo stato di forma dell'Urawa. Potrebbe mettervi in difficoltà?
"È una squadra ordinata tatticamente, la cultura del Paese rispecchia un po' quello che fanno loro in campo. Sono molto puliti tecnicamente, hanno anche qualche straniero, qualche sudamericano e qualche nord europeo che alzano il livello della squadra. Non siamo mai preoccupati di nessuno, certo che rispettiamo sempre l'avversario ma faremo sempre del nostro meglio per affrontare una squadra come la loro".
Come sta andando il work in progress con l'Inter? Sta cambiando qualcosa nell'idea di questa squadra?
"Partiamo piano piano, perché ci si dimentica che questo sembra un ritiro ma non lo è. È un finale di stagione e non c'è tempo di lavorare, anche perché la condizione è quella di fine stagione e la tenuta mentale è quella che è dopo nove mesi di battaglie e di partite giocate ogni tre giorni. Le cose importanti sono ritrovare energie mentali e fisiche. Vediamo che anche le altre squadre europee un po' di fatica la fanno perché è fine stagione".
La preoccupa la situazione in attacco vista l'assenza di Thuram?
"Siamo qua per trovare soluzioni. Abbiamo a disposizione ragazzi giovani, un gruppo che si mette a disposizione e cerca di fare del suo meglio e dare risposte importanti per il gruppo e per le nostre richieste. Si impegnano al massimo e bisogna fare vedere anche in partita stesso approccio e atteggiamento".
Pio Esposito è pronto?
"Ha avuto un problema al ginocchio e sono due giorni che si allena con il gruppo. Bisogna dargli tempo di sentirsi a suo agio a 100% da un punto di vista mentale. Anche per lui è stata una stagione lunga, non si è allenato per dieci giorni ma sicuramente lo vedremo in campo".
Uno degli aspetti che più preoccupa è lo stato di forma dell'Urawa. Potrebbe mettervi in difficoltà?
"È una squadra ordinata tatticamente, la cultura del Paese rispecchia un po' quello che fanno loro in campo. Sono molto puliti tecnicamente, hanno anche qualche straniero, qualche sudamericano e qualche nord europeo che alzano il livello della squadra. Non siamo mai preoccupati di nessuno, certo che rispettiamo sempre l'avversario ma faremo sempre del nostro meglio per affrontare una squadra come la loro".
Come sta andando il work in progress con l'Inter? Sta cambiando qualcosa nell'idea di questa squadra?
"Partiamo piano piano, perché ci si dimentica che questo sembra un ritiro ma non lo è. È un finale di stagione e non c'è tempo di lavorare, anche perché la condizione è quella di fine stagione e la tenuta mentale è quella che è dopo nove mesi di battaglie e di partite giocate ogni tre giorni. Le cose importanti sono ritrovare energie mentali e fisiche. Vediamo che anche le altre squadre europee un po' di fatica la fanno perché è fine stagione".
La preoccupa la situazione in attacco vista l'assenza di Thuram?
"Siamo qua per trovare soluzioni. Abbiamo a disposizione ragazzi giovani, un gruppo che si mette a disposizione e cerca di fare del suo meglio e dare risposte importanti per il gruppo e per le nostre richieste. Si impegnano al massimo e bisogna fare vedere anche in partita stesso approccio e atteggiamento".
Pio Esposito è pronto?
"Ha avuto un problema al ginocchio e sono due giorni che si allena con il gruppo. Bisogna dargli tempo di sentirsi a suo agio a 100% da un punto di vista mentale. Anche per lui è stata una stagione lunga, non si è allenato per dieci giorni ma sicuramente lo vedremo in campo".
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