
Crespo su Lautaro-Mastantuono: "Da tecnico prendo il primo, ma il talento del River..."
La sfida fra Inter e River Plate in programma questa notte per la terza e ultima giornata della fase a gironi del Mondiale per Club sarà anche il duello a distanza fra il presente dell'attacco della Nazionale argentina, rappresentato da Lautaro Martinez, e il futuro che si poggerà sulle spalle di Franco Mastantuono, baby fenomeno dei Millonarios già acquistato dal Real Madrid.
A delineare i contorni di questo confronto ci ha pensato chi è stato un centravanti dell'Albiceleste: Hernand Crespo, oggi tecnico del San Paolo in Brasile:
"Una partita così, se uno ama il calcio, non può perdersela. Ci sarà battaglia - racconta a La Gazzetta dello Sport -. Mastantuono è molto forte, altrimenti non lo avrebbe acquistato il Real Madrid... Però ha soltanto 17 anni, non mettiamogli addosso troppa pressione. Se è il nuovo Messi? Ha tutte le qualità per
riuscirci, ma lo voglio vedere all’opera nel calcio europeo.
Lautaro? Se fossi un tifoso nerazzurro mi sentirei tranquillo. Perché Lautaro non tradisce mai. Il gol contro i giapponesi è un colpo di magia. Ha il carisma per guidare la squadra oltre l’ostacolo. Io, da allenatore, adesso preferisco avere Lautaro e non Mastantuono. È una questione di esperienza e di abitudine a sfide bollenti"
A delineare i contorni di questo confronto ci ha pensato chi è stato un centravanti dell'Albiceleste: Hernand Crespo, oggi tecnico del San Paolo in Brasile:
"Una partita così, se uno ama il calcio, non può perdersela. Ci sarà battaglia - racconta a La Gazzetta dello Sport -. Mastantuono è molto forte, altrimenti non lo avrebbe acquistato il Real Madrid... Però ha soltanto 17 anni, non mettiamogli addosso troppa pressione. Se è il nuovo Messi? Ha tutte le qualità per
riuscirci, ma lo voglio vedere all’opera nel calcio europeo.
Lautaro? Se fossi un tifoso nerazzurro mi sentirei tranquillo. Perché Lautaro non tradisce mai. Il gol contro i giapponesi è un colpo di magia. Ha il carisma per guidare la squadra oltre l’ostacolo. Io, da allenatore, adesso preferisco avere Lautaro e non Mastantuono. È una questione di esperienza e di abitudine a sfide bollenti"
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano