
Straordinario contro lo United. Ecco perché Juric vuole Kamaldeen Sulemana
Perché Ivan Juric vuole Kamaldeen Sulemana all'Atalanta? La risposta è in un'intervista di qualche mese fa, dopo la prima (e unica) vittoria contro l'Ipswich, in seguito però a diverse prestazioni buone dello stesso ghanese. "Credo che l'allenatore mi abbia dato fiducia il giorno del suo arrivo, durante la prima sessione. Per come voleva giocare mi ha visto nel suo scacchiere tattico. Anche se non sono partito subito, sapevo che prima o poi avrei giocato, dovevo solo essere pronto per il momento in cui mi avrebbe fatto partire. Mi ha detto quello che aveva da dirmi e l'ho preso in considerazione. Ha detto solo che mi aveva visto in passato, che crede che io sia un giocatore che può aiutarlo e che dovrei essere pronto quando mi farà giocare, perché mi farà giocare".
Prime due partite contro West Ham e Crystal Palace, titolare contro il Brentford e finalmente assist e gol contro lo Swansea in FA Cup. "In quel momento mi avevano garantito qualche minuto in quasi tutte le partite perché credevo nel mio talento, ma dovevo essere pronto quando si sarebbe presentata l'occasione. Sarebbe stata una mia scelta. Lo Swansea? È stata la prima vittoria per l'allenatore e ci ha dato un po' di fiducia, soprattutto a me".
Poi però è arrivata la grande occasione, in una sconfitta contro il Manchester per 3-1. Sulemana ha fatto impazzire Leny Yoro - preso per 65 milioni in estate - e puntando sempre De Ligt, mostrando di avere il livello per certe notti. "Quando mi sento libero, a volte mi sento come se potessi fare tutto ciò che voglio con la palla. È allora che mi sento libero e fisicamente a posto. Ovviamente ho bisogno che la squadra giochi bene per riuscire a fare certe cose, perché non posso fare tutto da solo. Partite come questa si adattano molto alle mie qualità: quando c'è molto spazio in cui correre, quando ci sono molti contropiedi, quando attacchiamo mi sento vivo e mi sento coinvolto in ogni minuto della partite".
Sulemana è stato il giocatore più pagato di sempre per il Southampton, con 25 milioni di euro sul piatto al Rennes. "Sento sempre molta pressione su di me, qualche volta penso di giocare molto bene ma se la squadra non vince, io non metto a referto gol o assist, penso di non avere fatto del mio meglio. In caso all'Atalanta avrà meno pressione, dopo due stagioni e mezzo non straordinarie.
Prime due partite contro West Ham e Crystal Palace, titolare contro il Brentford e finalmente assist e gol contro lo Swansea in FA Cup. "In quel momento mi avevano garantito qualche minuto in quasi tutte le partite perché credevo nel mio talento, ma dovevo essere pronto quando si sarebbe presentata l'occasione. Sarebbe stata una mia scelta. Lo Swansea? È stata la prima vittoria per l'allenatore e ci ha dato un po' di fiducia, soprattutto a me".
Poi però è arrivata la grande occasione, in una sconfitta contro il Manchester per 3-1. Sulemana ha fatto impazzire Leny Yoro - preso per 65 milioni in estate - e puntando sempre De Ligt, mostrando di avere il livello per certe notti. "Quando mi sento libero, a volte mi sento come se potessi fare tutto ciò che voglio con la palla. È allora che mi sento libero e fisicamente a posto. Ovviamente ho bisogno che la squadra giochi bene per riuscire a fare certe cose, perché non posso fare tutto da solo. Partite come questa si adattano molto alle mie qualità: quando c'è molto spazio in cui correre, quando ci sono molti contropiedi, quando attacchiamo mi sento vivo e mi sento coinvolto in ogni minuto della partite".
Sulemana è stato il giocatore più pagato di sempre per il Southampton, con 25 milioni di euro sul piatto al Rennes. "Sento sempre molta pressione su di me, qualche volta penso di giocare molto bene ma se la squadra non vince, io non metto a referto gol o assist, penso di non avere fatto del mio meglio. In caso all'Atalanta avrà meno pressione, dopo due stagioni e mezzo non straordinarie.
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